domenica 17 febbraio 2008

Lazio-Atalanta 3-0: Rocchi e Pandev


Reazione ci doveva essere, e reazione c'è stata. La Lazio si lascia alle spalle la disastrosa domenica di Empoli e tiene a distanza di sicurezza la zona calda della classifica, adesso cinque punti più giù: non un gran margine, ma la squadra vista oggi trasmette tranquillità. L'Atalanta, cliente scomodo, è stata domata senza eccessivi patemi, con l'assistenza degli stessi giocatori di Del Neri, autori di gravi amnesie in fase difensiva. Il chiarimento con i tifosi avuto in settimane, insomma, sembra aver giovato agli aquilotti.

Lo si è capito praticamente subito. Cinque minuti, e Mauri mette Rocchi solo solo davanti a Coppola: splendida la risposta del portiere napoletano. Ma si tratta solo di un fuoco di paglia, perchè l'Atalanta prende le misure all'undici avversario e si riorganizza. La manovra capitolina viene così costantemente spezzata, con gli orobici pronti a ripartire sfruttando il solito gran lavoro sulle fasce: apprezzabili soprattutto le combinazioni sull'out mancino tra Langella e Bellini, favorite da uno spaesato Behrami. Anche la retroguardia di Del Neri funziona alla perfezione, sempre attenta e puntuale nell'applicazione del fuorigioco. Fino al 25', quando Pandev pesca Manfredini a pochi passi da Coppola, con Rivalta a tenerlo colpevolmente in gioco. L'ex Chievo cincischia, ma riesce a guadagnarsi un rigore trovando il contatto con il numero uno avversario: dal dischetto Rocchi non sbaglia. Da lì in poi è un'altra sfida, e i padroni di casa, più sollevati, riescono a contenere senza problemi la reazione della Dea, meno fluida e rapida rispetto ai primi minuti di gara. Gli ultimi minuti prima dell'intervallo, però, sono da brividi per il pubblico dell'Olimpico: prima Doni, su calcio piazzato, costringe Ballotta ad un grande intervento, poi è lo stesso portiere a pasticciare in uscita, senza gravi conseguenze.

Durante l'intervallo Del Neri ridisegna la sua Atalanta: nel giro di una manciata di minuti fuori gli esterni, Langella e Ferreira Pinto, e dentro Inzaghi e Guarente (subito pericoloso) per un più spregiudicato 4-3-1-2. Ma i progetti nerazzurri di rimonta ci mettono poco a naufragare. Undici minuti, per la precisione: uno svarione di Pellegrino al 56' innesca Pandev, che si presenta a tu per tu con Coppola e realizza il raddoppio in due tempi. Partita in cassaforte per gli uomini di Delio Rossi, che rischiano di dilagare, complice un'altra incertezza difensiva degli ospiti con Rivalta. Nell'Atalanta soltanto Cristiano Doni continua a credere nel pareggio. Per informazioni chiedere a Ballotta, protagonista di altre due parate superbe sul trequartista. Nel finale c'è spazio e gloria anche per Bianchi, che sfrutta al meglio i pochi minuti di vetrina guadagnandosi un penalty all'87': tutti pregustano il primo sigillo in biancoceleste dell'ex Reggina, e invece è ancora Rocchi ad andare in rete dagli undici metri. Rolandinho, per scalare posizioni nelle gerarchie di Rossi, ha ancora da sgomitare...

-Sergio Chesi-

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