lunedì 20 ottobre 2008

Rossi: "Lazio, è colpa mia!"


Il castigo arriva dalla sosta. Svogliata e senza determinazione, anche stanca e carica di lavoro, la Lazio si è arresa al Bologna di Arrigoni che era davvero all’ultima spiaggia: Mihajlovic era già pronto a prendere il suo posto. «La sosta? Mi ha fregato - ha ammesso Delio Rossi quasi incredulo a quanto visto in campo - No, non ci ha fatto proprio bene. Ma, ricordate una cosa: non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso».
Una partita, e un risultato, che hanno fatto tornare indietro i biancocelesti, quasi all’anno scorso quando la Lazio in campionato arrancava. «Qui non abbiamo fatto bene ma la gara, dopo 12’, si è messa in salita. Le colpe? Abbiamo pagato qualche contributo dato alle nazionali e quando dovevamo attaccare con convinzione lo abbiamo fatto. Ma troppo tardi. E noi non possiamo neppure permetterci di giocare sottoritmo». Le responsabilità se le prende tutte, Delio Rossi: la squadra non ha colpe. «Sono io il capo del gruppo e vuol dire che non sono stato capace di tenere alta la concentrazione. Il Bologna è partito meglio di noi e poi quel gol su calcio piazzato… Quando abbiamo cercato di riordinare le idee, la frittata era già fatta. Il dispiacere è per i nostri tifosi che ci hanno seguito fin qui e che volevano partecipare a una festa».

Una Lazio irriconoscibile, un Zarate ieri inutile. L’argentino ha giocato quasi solo per se stesso, mai nella squadra. «L’ho sostituito ma avrei potuto cambiare chiunque. No, non è questione di merito o demerito. Il mio problema era a centrocampo dove non abbiamo fatto bene anche perché davanti la coppia d’attacco non ha dato una mano». Zarate inesistente e Pandev ha disputato la peggiore partita della stagione. Le presunte alchimie di Arrigoni, il suo 4-5-1, non ha inciso. «C’entrano solo i due gol presi così presto», ha osservato Rossi che guarda avanti, al bicchiere mezzo pieno della sua squadra richiamata al lavoro e alla concentrazione. «La spinta che abbiamo dato nel secondo tempo, anche se con un pizzico di confusione di troppo, è stata buona. Noi faremo bene, ma per riuscirci lo sforzo dovrà essere sempre massimo. Se la tensione è bassa, qualche problema lo avremo sempre».

Un calo di tensione troppo vistoso che, però, «qualche volta può starci. E poi - le parole dell’allenatore della Lazio - non abbiamo interpretato bene le gara. Per questo, dobbiamo recitare il mea culpa». Dicevamo di Zarate. Il numero 10 argentino è sparito: le sue giocate non si sono viste e tutto quello che ha tentato non gli è riuscito. «Non è successo niente. Rimane un giocatore importante. La sostituzione? Non è colpa sua». Un elogio, poi, per Rocchi. «Da anni Tommaso va in doppia cifra nel campionato. Ha bisogno di giocare e io di trovare i giusti equilibri per l’attacco».

-CARLO SANTI-

2 commenti:

massi ha detto...

ci puo stare,il bologna ha dato tutto in questa partita,se perdeva saltava l'allenatore,e loro nn volevano...vi abbiamo fatto felici per il risultato dell'olimpico??...hola

Anonimo ha detto...

Preparatevi a beccarne altrettanto domenica contro il magico Napoli...