mercoledì 26 novembre 2008

Lotito: 90' di parole a Formello


Un confronto lungo quanto una partita, novanta minuti di parole per parlare una volta per tutte. Il presidente della Lazio Claudio Lotito fa sentire alla squadra la voce del padrone, richiama tutti alle proprie responsabilità, chiarisce ai suoi giocatori e allo staff tecnico - qualora ce ne fosse bisogno - ruoli e ambizioni.

Il numero uno biancoceleste ha voluto mettere la parola fine alle polemiche degli ultimi giorni, presentandosi a Formello poco prima dell’allenamento pomeridiano, subito dopo la consueta analisi della partita fatta da Rossi. Ha riunito tutta la squadra nello stanzone dello spogliatoio poi, tra quattro mura, ha ribadito i suoi pensieri con veemenza, fermezza, determinazione.
Il potere decisionale a livello tecnico spetta all’allenatore le cui scelte vanno accettate, a prescindere dagli interessi personali. La squadra ha la priorità assoluta sul singolo individuo, il collettivo e la Lazio vengono prima di ogni altra cosa.
Lotito è consapevole di aver messo a disposizione dell’allenatore un organico all’altezza della situazione, la Lazio è a un solo punto dalla zona Champions League eppure tutto rischiava di essere vanificato per l’interesse personale dei singoli giocatori. Il pericolo fa parte del passato, l’intervento tempestivo del massimo dirigente ha spazzato via le nubi. Il presidente ha dettato le regole, ha intimato ai suoi giocatori di non parlare, di fare quadrato, di non alimentare ulteriori polemiche che rischierebbero di minare l’intero ambiente.
Ma il presidente biancoceleste ha alternato «bastone e carota» facendo anche i complimenti alla squadra per il modo in cui si sta esprimendo in campo e per i risultati ottenuti fino a questo momento. Lotito ha chiesto di continuare su questa stessa strada, con maggior determinazione e più cinismo. Il presidente ha riconosciuto e apprezzato il buon lavoro svolto fino a questo momento dai suoi giocatori, invitandoli a non mollare la presa. La dirigenza non vuole correre il rischio di bissare il risultato della scorsa stagione quando, per incomprensioni interne al gruppo, arrivarono risultati disastrosi. Al summit era presente anche Igli Tare con cui il capitano Tommaso Rocchi ha avuto modo di confrontarsi prima di raggiungere i compagni di squadra sul terreno di gioco. Il giocatore già lunedì sera aveva avuto modo di confrontarsi al telefono con il proprio allenatore. Intorno alla torta di compleanno del team manager Maurizio Manzini è stata ritrovata la giusta armonia per riprendere la corsa verso l’Europa. Su Formello è tornato il sereno: al termine dell’allenamento i giocatori hanno preferito non rilasciare commenti sull’incontro con il presidente.
La squadra è attesa da una settimana di intenso lavoro: Atalanta, Milan poi Inter, tre sfide nell’arco di sette giorni che indirizzeranno il cammino da qui alla fine della stagione. In ballo, un posto nell’Europa che conta e un quarto di finale di Coppa Italia, eventualmente da disputare a Roma (partita secca), contro la vincente tra Fiorentina e Torino. Dieci giorni decisivi per la stagione del riscatto: c’è tutto per far bene. Da ieri anche la serenità.

-Simone Pieretti-

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