martedì 29 settembre 2009

SIGNORI: "Rispetto per i giocatori"


Si è ormai ritirato dal calcio giocato, ma il suo cuore è rimasto biancoceleste, dopo 152 presente e 107 gol con quella maglia. Giuseppe Signori, un uomo di calcio d’altri tempi, ha commentato per “Mediagol.it” la gara tra la sua Lazio e il Palermo, giocata ieri e terminata col punteggio di 1-1.

La partita di domenica è terminata in parità: risultato giusto?
“Credo che fino a venti minuti dalla fine fosse giusto il risultato del pareggio. Nel momento in cui il Palermo si è portato in vantaggio, c´è stata la reazione veemente della Lazio, e dopo il pareggio gli uomini di Ballardini potevano anche vincerla. Fino a 20 minuti dal termine il pari sarebbe stato giusto, alla fine credo che, viste le numerose palle gol create dopo la rete, avrebbe meritato qualcosa in più la Lazio“.
“Credo che Lazio e Palermo siano due squadre improntate per raggiungere l´obiettivo minimo che è quello della Uefa“.
Anche la Lazio come i rosanero hanno un allenatore buono. Cosa ha portato di buono Davide Ballardini nella capitale?
“Ballardini è stato molto bravo a ridare fiducia a due giocatori finiti (Baronio e Matuzalem, ndr), il tutto dato dalle decisioni da parte della società stessa di mettere fuori rosa giocatori come Pandev e Ledesma, e penso potranno essere fondamentali per il gioco della Lazio“.
Il presidente Lotito è una delle figure più controverse del calcio nostrano. Ha fatto arrivare la Lazio a due eccellenti vittorie, in Supercoppa e Coppa Italia, ma ciò nonostante non sembra essere molto amato dai tifosi. Cosa ne pensi?
“Bè, la spaccatura fra l´ambiente ed il presidente da quando è arrivato c´è sempre stata. Per il momento i risultati gli hanno dato ragione, ha vinto due trofei quest´anno. E´ ovvio che in determinate situazioni, come quella dei ´dissidenti´, secondo me andrebbe gestita in maniera diversa. Così non si fa altro che spaccare l´ambiente: quando un giocatore ha torto è giusto che paghi, ma quando un calciatore ha un contratto è giusto che la società stessa lo rispetti“.
Se c’è qualcuno che può raccogliere la tua eredità in biancoceleste, questo è Mauro Zarate. L’argentino è già pronto per essere un campione?
“Credo che potenzialmente possa dare e fare molto di più. Tante volte lo vedo un pò troppo egoista, e questo va a discapito dei compagni stessi. Questo nessuno lo mette in dubbio, ma a lungo andare deve migliorare ancora molto, soprattutto per giocare con gli altri componenti della squadra“.
TMW

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bomber di altri tempi..