domenica 29 novembre 2009

Lazio-Bologna 0-0...SVEJA!DOMENICA C'E' ER DERBY!


In campo – Davide Ballardini conferma il modulo presentato a Napoli, difesa a tre e due mezze punte in appoggio al centravanti. Novità di giornata è Diakitè al posto di Cribari, Rocchi rileva davanti lo squalificato Cruz. Franco Colomba apporta diverse modifiche dopo la sconfitta interna contro l’Inter, fuori Raggi (infortunato) e Britos, dentro Zenoni e Moras. A centrocampo spazio all’ex Mudingayi.

Si gioca – La Lazio ha una gran voglia di riscatto e nei primi minuti di gioco mette letteralmente alle corde i rossoblu. Il più vivace è Rocchi che prima sfiora il goal di testa e successivamente appoggia un ottimo pallone per Matuzalem che col destro impegna seriamente Viviano. Padroni di casa tambureggianti, complice un pubblico rumorosissimo, Zarate si scuote e al 12’ regala uno dei suoi pezzi preferiti, slalom speciale da metà campo, ingresso in area e ancora Viviano chiude la porta del vantaggio laziale respingendo con i piedi. Il Bologna cerca di pungere in contropiede, Adailton si muove spesso tra le linee con alterne fortune mettendo confusione nella difesa capitolina. Al 18’ Stendardo combina un mezzo pasticcio regalando palla in area a Di Vaio che salta Muslera, si defila e poi calcia a lato con la porta chiusa da tre giocatori biancocelesti. Passa meno di un minuto e la Lazio è già pericolosa dalle parti di Viviano, Foggia cerca e trova il movimento in area di Rocchi che gira al volo di destro mettendo alto di poco sopra la traversa. La squadra di Ballardini paga il pesante sforzo iniziale con una seconda metà di tempo poco costruttiva. Gli emiliani dal canto loro spingono poco sull’acceleratore, una bella discesa di Guana sprecata da Zalayeta è però l’unico vero guizzo degno di nota. Nient’ altro da segnalare, finisce così la prima frazione.

Nella ripresa ci si attende la svolta ad una partita che per larghi tratti è parsa essere legata ad un sottile filo. Invece non sarà così, squadre abuliche, stanche all’apparenza e prive di idee utili a gonfiare la rete. Vanno vicini alla rete Foggia, Kolarov e Meghni, ma le conclusioni, spalmate nell’arco di ben cinquanta minuti di gioco, sfiorano sempre i pali della porta difesa da Viviano. Il Bologna è spettatore non pagante, Di Vaio non è mai pericoloso e Zalayeta litiga con il pallone. L’ingresso di Osvaldo e Bombardini dovrebbe portare più vivacità ma soprattutto l’attaccante argentino riesce a fare peggio del compagno sostituito calciando sempre malamente e rendendosi protagonista di una simulazione dopo un testa a testa con Radu. Finisce così il match dopo un deprimente secondo tempo, un punto a testa e zona retrocessione ancora a distanza.

La chiave – Il centrocampo di entrambe le squadre è statico e privo di idee, da una parte Baronio rallenta il gioco e non esce mai dalla propria mattonella, Matuzalem prova ad inventare qualcosa ma predica nel deserto. In casa bolognese il trio Mudingayi – Guana – Casarini pensa sempre a contenere le sortite avversarie e mai a costruire gioco.

La chicca –
In uno 0-0 trovare la chicca della giornata è come trovare una spiaggia in Groenlandia. Oggi premiamo la sostanza della tifoseria biancoceleste che, nonostante una squadra in netta difficoltà, sostiene per tutti i novanta minuti i ragazzi in campo.

Top&Flop –
Radu è un muro invalicabile per gli attaccanti ospiti, il resto della difesa guadagna la sufficienza grazie anche alla sterilità dell’attacco ospite. Bene Matuzalem in mezzo al campo, l’unico lucido dei mediani in canpo, male invece lo statico Baronio e un vivace ma fumoso Foggia. Nel Bologna ottimo un attento Viviano, Portanova è insuperabile di testa, davanti disastrosi Zalayeta, Di Vaio e Osvaldo.

Massimo Culello

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