venerdì 18 dicembre 2009

Lazio-Levski Sofia 0-1


Un Levski Sofia che gioca al piccolo trotto e una Lazio imbottita di ragazzini giocano l’ultima giornata del girone di Europa League; sono i bulgari a vincere, grazie al primo goal in assoluto nella competizione. La Lazio non può oggettivamente fare di più, a causa della mancanza di esperienza da parte dei giovani in campo. Così quella di stasera si traduce in una partita da registrare e far vedere a chi soffre d’insonnia…

In campo – Partita che non conta più nulla nell’economia del girone dell’Europa League: entrambe le squadre sono ormai matematicamente eliminate. Allora Ballardini decide di fa fare esperienza internazionale ai tanti giovani che compongono la rosa laziale. Dal turn-over vengono risparmiati solo Muslera, Cribari e Baronio. Il Levski manda in campo i suoi titolari e durante la partita la differenza tra le due compagini sarà evidente anche in considerazione di questo fatto.

Si gioca – Il 1° tempo è piuttosto noioso: il Levski gioca per cancellare lo “0” dalla casella dei goal segnati, la Lazio dovrebbe avere qualche motivazione in più ma all’atto pratico nessuna delle 2 squadre entra in campo con la necessaria concentrazione. Nella Lazio comunque ben figurano Sevieri, Luciani e Scaloni, i quali cuciono piuttosto bene i raccordi tra centrocampo e reparto avanzato. Alla fine, però, sono ben poche le azioni degne di nota. Va vicino al goal il Levski con Yovov, al12’, con un bel sinistro che Muslera respinge di pugno. Risponde la Lazio al 25’ con un bel cross di Sevieri, sul quale Eliseu prova una rovesciata che Mitrev non ha difficoltà a parare. Ben poco altro succede nel primo tempo, che si chiude senza nemmeno un secondo di recupero.

La ripresa vede un Levski giocare con ben altre motivazioni, e questo sorprende un po’ la Lazio che si vede schiacciata nella propria metà campo e non è in grado di imbastire alcuna azione offensiva. Dopo qualche azione di alleggerimento, il Levski va in vantaggio al 60’: Yovov riceve da Tasevski al limite dell’area, fa 2 passi e sull’uscita di Muslera lo scavalca con un tocco “sotto” che manda il pallone a depositarsi nel sacco. Solo a questo punto la Lazio prova a mettere il naso fuori, ma l’iniziativa rimane nelle mani dei bulgari (e senza elementi d’esperienza in campo non poteva essere altrimenti). Bulgari che al 72’ potrebbero raddoppiare: Sarmov scaglia un destro da fuori area che si stampa sulla traversa alla sinistra di Muslera, praticamente immobile. Da qui in poi non succede in pratica più nulla; il Levski si limita a controllare, la Lazio fa esordire anche Lorenzo Cinque, classe ’91. Dopo 2 minuti scarsi di recupero, l’arbitro fischia la fine di questa partita, che almeno ha avuto il merito di permettere ai bulgari di segnare almeno 1 goal nell’Europa League.

La chiave – Tatticamente c’è ben poco da dire: tra due squadre deluse ha vinto chi almeno ha schierato una squadra più esperta e abituata a giocare in Europa.

La chicca – Il goal di Yovov è pregevole per l’assist di Tasevski e per il tocco morbido dello stesso Yovov: ma forse Muslera si è seduto troppo presto.

Top&Flop –
Buoni Yovov e Tasevski; tra i giovani della Lazio hanno ben impressionato Sevieri e Luciani (almeno nel 1° tempo), Perpetuini invece ha sbagliato gara: forse era emozionato.

Marco Sanvito

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