sabato 31 gennaio 2009

Probabili formazioni di Lazio-Milan



Lazio (4-3-1-2):
86 Muslera; 29 De Silvestri, 13 Siviglia, 22 Rozenhal, 32 Radu; 6 Dabo, 24 Ledesma, 8 Matuzalem; 11 Mauri; 19 Pandev, 10 Zarate. A disp: 1 Carrizo, 25 Cribari, 87 Diakite, 3 Kolarov, 23 Meghni, 68 Manfredini, 21 S.Inzaghi. All. Rossi.

Milan (4-3-1-2): 12 Abbiati; 15 Zambrotta, 19 Favalli, 25 Bonera, 18 Jankulovski; 84 Flamini, 21 Pirlo, 23 Ambrosini; 80 Ronaldinho; 22 Kaka`, 7 Pato. A disp: 1 Dida, Antonini, 24 Senderos, 10 Seedorf, 32 Beckham, 76 Shevchenko, 9 Inzaghi. All.: Ancelotti.

Arbitro: Rizzoli

venerdì 30 gennaio 2009

CONTESTAZIONE A FORMELLO


In mattinata era circolato il nome di Marco Giampaolo come successore fin da subito di Delio Rossi sulla panchina della Lazio.

Secco il comunicato di smentita diffuso dal sito ufficiale della società romana, nel quale si preannunciano provvedimenti nelle sedi preposte.
"Apprendiamo con sconcerto da alcuni organi di informazione, di una presunta volontà da parte della Società di sostituire il suo allenatore, Delio Rossi, con Marco Giampaolo. La SS Lazio precisa con forza che tale notizia è destituita di ogni fondamento, come peraltro le indiscrezioni dei giorni scorsi riguardanti i presunti trasferimenti di Tommaso Rocchi alla Fiorentina e di Fabio Firmani al Livorno. La Società ritiene che tali notizie destabilizzanti rechino grave danno alla stessa ed ai suoi tifosi, e si tutelerà quindi nelle sedi preposte".

Intanto oggi mentre i giocatori entravano a Formello per l'allenamento, un gruppo di 200-300 tifosi hanno indirizzato loro dei cori di accusa. Presi di mira quasi tutti, tranne Firmani. Il più "colpito" pare essere stato però il portiere Carrizo, autore finora di un campionato non certo esaltante.

giovedì 29 gennaio 2009

La Lazio cade anche al Marassi


Una partita al cardiopalma per oltre sessanta minuti, decisa dalla classe di Antonio Cassano che sposta gli equilibri di un match che sembrava saldamente in mano agli ospiti. Una Lazio che gioca bene per tutto il primo tempo e subisce un goal quasi all’improvviso, pareggia i conti e cerca il vantaggio ma non è serata. Nel momento migliore dei biancocelesti Cassano trova la gemma del ko, la giocata che cala il sipario sul match, complice una difesa biancoceleste che peggiora di partita in partita.

In campo – Sampdoria in emergenza quasi totale, Walter Mazzarri deve forzatamente rinunciare agli infortunati Campagnaro, Accardi, Raggi e Franceschini, oltre alle assenze per squalifica di Sammarco e Pazzini. Stankevicius arretra sulla linea dei difensori, centrocampo rivoluzionato con capitan Palombo in regia. Unica nota positiva è il rientro di Antonio Cassano, più volte a segno in passato contro i biancocelesti. Delio Rossi ha invece problemi di abbondanza, unico assente lo squalificato Firmani. Il tecnico romagnolo rivoluziona ancora una volta la propria squadra titolare; Muslera tra i pali, in difesa fuori Diakitè e Rozehnal e dentro la vecchia guardia con Siviglia e Cribari, Mauri agirà da trequartista dietro le due punte Rocchi e Pandev.

Si gioca – Lazio che cerca subito di aggredire la Sampdoria, molto ispirato Mourad Meghni che crea la prima palla goal con una bella giocata sull’out sinistro, assist per Mauri che in mezzo calcia malamente. Ma, come ben sanno i tifosi biancocelesti, sui calci piazzati la retroguardia capitolina è un vero disastro; punizione di Ziegler sul secondo palo, Siviglia cerca di atterrare Delvecchio che al volo, in equilibrio quasi impossibile, mette la palla nell’angolo lontano. Altra tegola però per la Sampdoria, al 15’ si fa male Padalino e dentro Dessena. E’ una doccia fredda per Rocchi e compagni, il solo Pandev prova a reagire con un paio di serpentine ma sotto porta non è preciso. Sampdoria che gioca di rimessa, aspetta e cerca di assestare il colpo del ko in contropiede. Al 30’ Ledesma interrompe una ripartenza dei doriani, lancio al millimetro in verticale per Rocchi che aggira Gastaldello e incrocia splendidamente sul secondo palo per il pareggio. C’è la reazione dei doriani con Cassano che sul più bello viene chiuso da un reattivo Muslera in uscita bassa, ma è la squadra di Rossi ad avere il pallino del gioco. In chiusura di tempo Pandev pesca Rocchi al limite dell’area, destro immediato e grande risposta di Castellazzi che respinge d’istinto.

A sorpresa rimane negli spogliatoi Rocchi, vittima di un problema muscolare, dentro Zarate. Subito la premiata ditta Zarate-Pandev, triangolo stretto e pallonetto dell’argentino, Castellazzi mette in corner. Al 6’ il capolavoro di Antonio Cassano che prende palla sulla sinistra, ubriaca Lichtsteiner e Ledesma, destro a giro sul secondo palo e Samp in vantaggio. Lazio shock, due minuti dopo corner di Ziegler per la testa di Stankevicius che completamente solo insacca la rete del 3-1. Lazio stordita, ci prova Zarate di testa ma non è serata. Ci pensa ancora Cassano a movimentare la serata; stessa posizione del goal, salta Lichtsteiner con uno splendido dribbling e subisce il fallo dello svizzero. Dal dischetto va Bellucci che calcia malamente, Muslera respinge! Al 25’ Zarate entra in area e viene atterrato da Lucchini, Ayroldi fischia il rigore ma ci pensa il suo assistente a togliere un rigore sacrosanto alla Lazio. Squadra biancoceleste in confusione totale, non si creano azioni da goal, la manovra è frammentaria e priva di precisione. Spazio allora al nervosismo, fioccano le ammonizioni ma non le occasioni. Una brutta Lazio perde anche a Marassi contro una Sampdoria rimaneggiata, non bella, ma estremamente cinica e spietata.

-Manuel-

martedì 27 gennaio 2009

Delio: "Carrizo riposa.." "Critiche esagerate"


La Lazio è chiamata subito a riscattare il pesante ko interno subito domenica ad opera del Cagliari. Mercoledì sera, contro la Sampdoria, i biancocelesti sono chiamati ad una prestazione super...

"Dovremo fare tesoro degli errori commessi col Cagliari e cercare di non ripeterli con la Samp - ha dichiarato il tecnico biancoceleste Delio Rossi - Contro il Cagliari abbiamo giocato male, un incidente di percorso. Ma le critiche arrivate mi sono sembrate esagerate. Una partita sbagliata ci può stare, non dimentichiamo che comunque venivamo da cinque risultati utili consecutivi e dalla qualificazione conquistata in Coppa Italia".

A fare le spese della sconfitta col Cagliari sarà probailmente il portiere argentino Carrizo, che domenica ha subito la prima vera contestazione da quando è alla Lazio... "Sto valutanto se continuare a dare fiducia a Carrizo o lasciarlo a riposo per permettergli di ricaricare le pile. E' una scelta da ponderare bene, per il bene del ragazzo ma anche della squadra".

domenica 25 gennaio 2009

Lazio-Cagliari 1-4....Lazio da dimenticare


Succede praticamente di tutto sul campo dell’Olimpico. Un pomeriggio carico di emozioni, rabbia e gioia, sentimenti diametralmente opposti per le due tifoserie. Inizia nel migliore dei modi la partita dei capitolini con il goal di Tommaso Rocchi dopo pochi minuti, ma è solo pura illusione. La squadra di Allegri, allenatore assolutamente da grande squadra, pareggia subito, si porta in vantaggio e domina la partita con un modulo impensabile e spregiudicato, trovando lo scacco matto contro un Delio Rossi che avrà da riflettere parecchio su una simile disfatta. Rocchi e Zarate sbagliano un rigore a testa a completare un pomeriggio che definire disastroso è come usare un eufemismo.

In campo – Padroni di casa in versione super offensiva, dentro dal primo minuto lo Za-Pa-Ro con Mauri riproposto in mediana al fianco di Ledesma e Brocchi. Indisponibile l’ottimo Meghni di questo scorcio di stagione, prima convocazione dopo l’infortunio di inizio anno per Matuzalem. Sulla corsia difensiva mancina mancherà Radu, alle prese con una fastidiosa lombalgia, dentro il bombardiere Alexander Kolarov, confermato titolare dopo la buona prova in Coppa Italia contro il Torino. Non è da meno il coach degli isolani Allegri. Nonostante le defezioni importanti, pesante l’assenza per squalifica del folletto Cossu, l’allenatore schiera un iper offensivo tridente in pieno stile Lazio con Matri, Jeda e Acquafresca supportati da un Lazzari in versione centro mediano sinistro. Infortunato il fluidificante Agostini, privo in rosa di un sostituto naturale, al suo posto dentro il giovane argentino Matheu..

Si gioca – Parte subito forte la Lazio, Zarate pressa Lopez che sbaglia il rilancio, assist di Mauri per Rocchi che entra in area e fredda Marchetti con un destro preciso. Sembra il preludio alla goleada, bisogna però fare i conti con la difesa dei padroni di casa. Passano due minuti e Lazzari crossa a centro area, Rozehnal si dimentica di Jeda che di testa insacca comodamente sul secondo palo per l’1-1. Siamo appena all’inizio; al 9’ Matri dribbla Lichtsteiner, cross teso per Jeda che tutto solo insacca comodamente il goal del provvisorio 1-2. Lazio che fa acqua da tutte le parti, difesa disastrosa con Rozehnal e Diakitè imbarazzanti, centrocampo in totale balìa degli avversari. Zarate fa la barba all’incrocio dei pali su punizione, ma il Cagliari è letale nelle ripartenze. Al 20’ Jeda fa a fette la retroguardia bianceleste e viene steso in area da Carrizo, sul dischetto va Acquafresca che spiazza il portiere argentino. Reazione della Lazio impalpabile, tridente abbandonato a sé stesso, Zarate non inventa e allora è notte fonda. Schemi confusi, posizioni in campo incomprensibili, un vero disastro. Allora al 42’ ci pensa Matri a dare il colpo di grazia ai capitolini con una girata di testa su cross di Biondini. Si svegliano i padroni di casa con una percussione di Mauri che va giù nel contatto con Marchetti, Romeo fischia un rigore dubbio. Sul dischetto c’è Rocchi e non Zarate, rigore incommentabile che si spegne sul fondo!

Ripresa con Cribari al posto di un irriconoscibile Diakitè. Al 5’ minuto ennesima opportunità per la Lazio, Rocchi va giù in area nel contatto con Matheu, sul dischetto stavolta va Zarate che calcia addosso a Marchetti! Si chiude virtualmente qui la partita, Marchetti continua a seminare prodezze e uscite azzeccate fermando Pandev e Zarate a botta sicura. Il Cagliari gioca giustamente di rimessa, Matri sguazza nelle praterie e sfiora più volte il goal dell’ 1-5. Serie di cambi di Delio Rossi, dentro Inzaghi e Foggia, non incide nessuno dei due e la partita volge così al termine. Lazio disastrosa in tutti i reparti, Cagliari micidiale con le mosse assolutamente perfette di coach Massimiliano Allegri.

venerdì 23 gennaio 2009

Lazio-Torino 3 a 1...Maur-adona sveja i biancocelesti


“La Coppa Italia è una via alternativa per arrivare in Europa” aveva detto Delio Rossi alla vigilia. La sua squadra lo prende sul serio e batte in rimonta il Torino per 3-1, guadagnandosi la semifinale. Dopo un primo tempo anonimo e chiuso in svantaggio per 0-1, la formazione biancoceleste si aggrappa a Pandev e supera i granata con una prova gagliarda. Il Toro, a cui non basta l’ottimo Rosina, fa segnare la sua terza sconfitta consecutiva con Novellino in panchina.

In campo – Delio Rossi schiera una formazione competitiva. Rinnovato il settore difensivo con l’inserimento di De Silvestri e Kolarov sull’esterno, mentre Siviglia rientra al centro della difesa accanto al ‘partente’ Cribari. Zarate è titolare dopo gli screzi di domenica. Il Toro si ricorda di Corini e lo ripropone dopo tre mesi di assenza. Rosina torna dall’inizio in appoggio a Bianchi, ex di turno. Dal primo minuto anche Abate e Diana a centrocampo.

Si gioca – L’Olimpico non fornisce un fantastico colpo d’occhio e le squadre iniziano sonnecchiando. Solo Calderoni mette i brividi a Novellino dopo cinque minuti con un’uscita rischiosa che per poco non favorisce Foggia. La Lazio fa la partita, ma il ritmo è blando. Zarate è abbandonato a sé stesso e il Toro non fatica ad adeguarsi. E al 28’ prova a colpire: una pennellata di Abate permette a Bianchi di battere a rete di testa, ma Muslera si oppone. Un minuto dopo, e sugli sviluppi del corner, Rosina mette in mezzo, il portiere biancoceleste ha i guanti bucati e Natali ribadisce in rete per l’1-0 granata. Il massimo risultato col minimo sforzo. Gli ultimi minuti del primo tempo sono ancora favorevoli alla squadra di Novellino. Diana si fa male, ma il Torino gioca bene sulla destra con Abate e Rosinaldo, mentre la Lazio annaspa e si becca i fischi del suo pubblico al rientro negli spogliatoi.

Entra Pandev e la differenza si nota. Dopo un colpo di testa di Natali finito a lato di poco, il macedone taglia in due la difesa granata e su un suggerimento di Mauri mette in rete il gol del pari. La Lazio cresce d’intensità e le occasioni non si contano: i tre tentativi di Zarate trovano attento Calderoni, ma è il preludio alla sassata dal limite di Mauri che sigla il vantaggio al 55’. Toro in bambola. L’ingresso di Pandev dà nuova linfa anche ai compagni di reparto. Rosina rischia di impattare, ma Muslera gli chiude lo specchio in uscita. Novellino mette in campo Amoruso: è la mossa della disperazione. Il Toro si scioglie come neve al sole, non riesce a creare occasioni e si limita a qualche cross che lo sbadato Muslera non può lasciarsi sfuggire. E’ la Lazio a sfiorare il tris: Mauri colpisce il palo, complice una papera di Calderoni; poco dopo Dabo lo imita con una rasoiata dal limite. E’ capitan Rocchi a chiudere il conto al 91’ con un destro chirurgico. Il Toro si libera di una competizione che poteva tornare fastidiosa.

-P.Mandarà-

giovedì 22 gennaio 2009

Ufficiale: Makinwa al Chievo! (e meno male!)


L'aveva praticamente annunciato ieri Delio Rossi, Makinwa non era stato convocato per la partita di Coppa Italia, che la Lazio giocherà questa sera contro il Torino, perchè molto probabilmente l'attaccante nigeriano sarebbe passato al Chievo.

Così è stato in quanto, nelle prime ore del pomeriggio, la società clivense ha reso noto sul suo sito ufficiale di aver acquisito, in prestito dalla Lazio, Stephen Ayodele Makinwa, 25 anni.

L'attaccante nigeriano sarà presentato alla stampa nel pomeriggio. Per il Chievo è sicuramente un rinforzo importante in chiave salvezza.

-Manuel-

mercoledì 21 gennaio 2009

Aspettando il Torino...


I biancocelesti sono pronti alla sfida di domani sera contro il Torino, gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Delio Rossi non ha dubbi, la Lazio deve fare il possibile per vincere: "E' giusto e doveroso cercare di superare il turno. Alla Coppa Italia ci teniamo molto, anche perchè noi dobbiamo pensare di andare avanti il più possibile in tutte le competizioni".

Vincere la Coppa Italia significherebbe anche garantirsi un posto nella prossima coppa Uefa ed è proprio a questo traguardo che punta Delio Rossi: "È un'altra via per entrare in Europa", ha commentato il mister biancoceleste che poi ha lanciato un'idea interessante: "Per rendere più competitiva la Coppa Italia bisognerebbe mandare in Champions le prime tre del campionato, con il quarto posto a disposizione di chi vince il trofeo nazionale".

Rossi non si fida di un Torino in crisi: "Non è detto che chi va male in campionato sia in crisi anche in Coppa Italia. Mi aspetto un Torino con forti motivazioni". Tra i granata, sempre che giochi, ci sarà l'ex Rolando Bianchi, del quale il mister ha detto: "Rimane un ottimo giocatore anche se al momento non sta andando benissimo". Rossi poi ricorda: "Personalmente lo devo ringraziare perchè quando è arrivato alla Lazio si è calato nella nostra situazione e ha dato il massimo in un momento non facile. Meritava anche di essere confermato, ma si sono fatte altre scelte".

Per quanto riguarda l'undici da schierare in campo, Rossi ha confermato: "Non stravolgerò l'assetto tattico della squadra, continuerò con il tridente, anche se devo tenere in considerazione gli impegni molto ravvicinati che abbiamo, dunque dovrei far giocare tutti". Non ci sarà però Makinwa, come ha detto Rossi: "C'è in ballo il mercato", infatti l'attaccante potrebbe già passare al Chievo domani.

Potrebbe invece rientrare in campo Matuzalem, che Rossi ha provato nell'allenamento di rifinitura. Infine due parole sul gesto di Zarate di domenica scorsa: "Le scelte vanno accettate, a me non interesse se qualcuno in panchina tiene il muso. Comunque è tutto risolto, il ragazzo ha chiesto scusa a me, a Tare e ai compagni". Caso chiuso, anche perchè in fondo l'argentino è uno dei pezzi più importanti di questa Lazio.

lunedì 19 gennaio 2009

Lazio-Juve 1-1


Finisce in parità la sfida più attesa della giornata. Un tempo a testa per le due compagini, meglio la Lazio nella prima frazione, bene la trasformata Juventus nella seconda parte di gioco. Ci pensa Cristian Ledesma, in odore di convocazione Maradoniana, a sbloccare la partita con un calcio di punizione a giro che sorprende un colpevole Manninger. Alla prima azione offensiva pareggia Olof Mellberg con un colpo di testa su azione di calcio d’angolo, vero "tallone d’Achille" della squadra di Rossi. Ripresa tonica e veloce, tante occasioni da goal ma il risultato non cambia, un punto a testa e rincorsa alle parti alte quasi invariata.

In campo – Delio Rossi conferma quasi in blocco la squadra che ha battuto la Reggina nella precedente giornata di campionato, l’unica modifica nello scacchiere riguarda l’inserimento di Stephan Lichtsteiner come terzino destro a scapito di De Silvestri. Confermatissimo il tridente pesante. Claudio Ranieri ha invece a che fare con una rosa ridotta all’osso, assenti Buffon, Camoranesi, Chiellini e Iaquinta oltre allo squalificato Grygera e al lungodegente Trezeguet. Manninger tra i pali, difesa inedita con Mellberg terzino destro e Ariaudo titolare in mezzo, a centrocampo conferma d’obbligo per Marchionni. Tandem offensivo Amauri -Del Piero.

Si gioca - Partita dai ritmi subito accesi, Lazio corta e rapida che mette in difficoltà una Juventus un po’ troppo guardinga. Si muovono bene gli attaccanti laziali, al 16’ combinazione Pandev -Rocchi e palla per Lichststeiner, destro troppo centrale dello svizzero. I padroni di casa spingono, Zarate viene sistematicamente triplicato e abbattuto, così al 24’ Ledesma calcia a giro una punizione velenosa su cui Manninger esce malissimo, leggera deviazione e palla nell’angolo più lontano. 1-0 meritato. Bianconeri storditi dallo svantaggio, Meghni serve Rocchi in profondità, rasoterra secco respinto da Manninger, irrompe Pandev che da due metri calcia clamorosamente alto! Come dice una vecchia regola del calcio, goal sbagliato goal subìto. Al 30’ corner di Marchionni, Mellberg è completamente solo in mezzo all’area e insacca di testa nell’angolo più vicino. Scorre via il tempo e la Juventus guadagna metri, bravi Rozehnal e Diakitè in chiusura in più circostanze.

Ripresa senza variazioni di formazione. Subito Juventus tonica, al 5’ Sissoko inventa una discesa centrale, destro forte dal limite ma Carrizo c’è. Ancora bianconeri dirompenti, Mellberg centra per Amauri che non ci arriva, palla a Nedved che calcia a colpo sicuro ma trova Lichtsteiner in scivolata a salvare il risultato. Si rivedono i padroni di casa con Zarate al 10’ che riceve palla a centrocampo, salta tre avversari in dribbling ma il destro da fuori area è impreciso. La Juventus è però oramai padrona del campo, i biancocelesti giocano di rimessa ma sprecano due buone occasioni con Zarate che scivola lanciato a rete e con Pandev splendidamente servito da un gigantesco Ledesma. Le occasioni migliori capitano ancora ai bianconeri, prima con Amauri che colpisce di testa ma trova Rozehnal sulla traiettoria e poi con Legrottaglie che dal limite dell’area lascia partire un destro innaturale che va a stampare il palo alla sinistra di Carrizo. Nel secondo minuto di recupero la Lazio ha la palla per i tre punti; Rocchi lanciato in contropiede crossa bene per Foggia che arriva con una frazione di ritardo e non riesce a mettere in rete da due passi. Fischio finale dell’ottimo Morganti, pareggio sostanzialmente giusto.

-Manuel-

sabato 17 gennaio 2009

"Contro la Juve voglio la partita perfetta!"


La ruota della Lazio, a giudicare dalle ultime due uscite, sembra aver ripreso a girare nel verso giusto. Ecco perchè la partita contro la Juventus sembra essere capitata proprio nel momento migliore possibile per interrompere il digiuno di successi contro le big.

I biancocelesti stanno bene e gli avversari sono in piena emergenza difensiva. Delio Rossi non si nasconde: "Non mi pesa non avere mai battuto Inter, Milan o Juve da quando sono alla Lazio. Se la vittoria arriverà stavolta? Dipenderà da noi. Certo non possiamo sbagliare assolutamente nulla. Normalmente temo molto di più la mia squadra, sappiamo che se facciamo una grande prestazione ce la possiamo giocare".

A patto che i suoi sfornino una prova priva di sbavature: "Dovrà essere perfetta, sperando che questo basti, visto che è una grande squadra. Sono un avversario tosto per dna, condizione fisica e caratteristiche di alcuni giocatori. Dovremo giocare al massimo, al 110%, sia tatticamente che tecnicamente dovremo essere al di sopra delle nostre possibilità. Non ci potremo concedere distrazioni perchè in questo tipo di partite si pagano a caro prezzo".

venerdì 16 gennaio 2009

Gabbo: No al rito abbreviato


Arezzo, 16 gen. - Il Gup Luciana Cicerchia ha rigettato la richiesta di rito abbreviato avanzata dagli avvocati difensori dell'agente Luigi Spaccarotella che l'11 novembre 2007 ha sparato uccidendo il giovane tifoso laziale Gabriele Sandri. Il Gup e' attualmente in Camera di Consiglio per decidere sul rinvio a giudizio. E' iniziata questa mattina l'udienza preliminare per la morte di Sandri ucciso in un autogrill a Badia al Pino dall'agente della polizia Luigi Spaccarotella che oggi non e' in aula. "Avra' avuto problemi sull'autostrada". Cosi' Cristiano, fratello del 'Gabbo', come tutti chiamavano la vittima, ha commentato con sarcasmo la notizia. Sul processo Cristiano ha detto: "Ci aspettiamo che sia iniziato il processo, che non ci siano intoppi con i fax o con cose del genere". Ai giornalisti che gli domandavano un commento sulla richiesta avanzata dai legali per il rito abbreviato, ha risposto: "E' una scelta loro, staremo a vedere". Fuori dal tribunale gli amici di 'Gabbo' hanno scritto su uno striscione "e' ora che sia fatta giustizia per Gabriele"- e su una gigantografia "per sempre con noi". Il papa' di Gabriele Sandri commentacon amarezza l'assenza in aula di Spaccarotella.

"La volta precedente non si era presentato perche' diceva di aver ricevuto minacce da Roma, oggi perche' si sente assalito dai media. Io - ha sottolineato Giorgio Sandri - da un anno sono sotto i riflettori e non ho nulla da temere. Lui evidentemente non ha il coraggio di guardarmi negli occhi. E sa bene che quello che ha fatto lo ha fatto non perche' e' inciampato". Il signor Sandri ha poi detto che c'e' ancora tanta rabbia perche' "una cosa del genere non dovrebbe mai accadere". Per quanto riguarda la ricostruzione dell'accaduto, ha affermato: "Quella fatta dalla procura rispecchia la realta' dei fatti. Al di la' di quella deviazione fantomatica sul proiettile non c'e' traccia della rete.
Spaccarotella ha sparato in direzione di una macchina e eventuali deviazioni significherebbero che anziche' prendere Gabriele poteva prendere il ragazzo che guidava la macchina e ammazzarne cinque invece che uno".

giovedì 15 gennaio 2009

Gli amici del "LIGALLO ULTRAS"



Hola

Somos una sección del Ligallo Fondo Norte.

Nos gusta mucho la Lazio (el año pasado estuvimos en Roma) y nos gustaria enlazar tu web y la nuestra. Webs amigas.

Un saludo

http://seccion-sanjose.ning.com/

mercoledì 14 gennaio 2009

Mercato: Cribari parte,Veron a giugno


Tutti pazzi per la Lazio, soprattutto per le sue pedine più pregiate. Ecco allora che la formazione di Lotito si trova a campeggiare alla voce mercato in tutti i principali quotidiani sportivi.

L'uomo del giorno è sicuramente Cribari, conteso da Fiorentina e Milan senza tralasciare una sua permanenza in biancoceleste; i viola propongono uno scambio di prestiti con Almiron, mentre i rossoneri sarebbero interessati al prestito secco fino a giugno e, per arrivarci, sperano che un loro ex (Ayala) si accordi con Lotito dopo le prime avances di questi giorni.

Contatti anche tra Lazio e Veron per giugno, così come a fine stagione la Fiorentina proverà a dare nuovamente la caccia a Rocchi. Sempre che, se partisse Pazzini come pare probabile, i viola non si gettino subito alla caccia dell'attaccante biancoceleste. L'arrivo di Bonazzoli non preclude infatti quello di un'altra punta per sostituire Osvaldo: provane è che la Fiorentina si sta muovendo anche per Cellini dell'Albinoleffe.

lunedì 12 gennaio 2009

PANDEVmonio


Partita estremamente frenetica sin dal i primi minuti, una Reggina volenterosa prova a vincere la partita ma deve fare i conti con il tridente laziale, assolutamente letale, eccezion fatta per uno spaesato Rocchi. Apre Corradi con un rigore dubbio concesso da Bergonzi, pareggia dopo una decina di minuti Pandev dopo una bella azione personale. Ci pensa poi Zarate a prendersi la scena con due magìe per il secondo ed il terzo goal di Pandev, intervallati dal tocco sottoporta di Cozza per il momentaneo 2-2.

In campo – Bepi Pillon schiera una Reggina all’insegna della gioventù lanciando i giovani Sestu e Barillà nel centrocampo completato da Barreto e Tognozzi. In difesa non c’è Valdez, il neo acquisto Krajcik si accomoda in panchina. Tandem offensivo composto da Brienza e Corradi. Delio Rossi mette in campo l’agognato tridente pesante con Zarate e Pandev alle spalle del bomber veneziano Tommaso Rocchi. Lichtsteiner non ce la fa, al suo posto spazio a De Silvestri. Centrocampo ancora una volta sperimentale; assente il lungodegente Matuzalem, Ledesma e Dabo giocano qualche metro indietro rispetto a Mourad Meghni.

Si gioca – Partono forte gli amaranto, al 3’ Rozehnal in scivolata consegna involontariamente la palla a Brienza che entra in area e va giù nel contatto con Carrizo; Bergonzi fischia il rigore, rimangono dubbi perché Carrizo tocca il pallone. Dal dischetto Corradi calcia centralmente e insacca l’1-0. Lazio stordita dall’episodio, la Reggina fa ciò che vuole per dieci minuti con Barreto che sfiora il goal su calcio piazzato. Al 13’ prove generali di pareggio con una bellissima combinazione Dabo – Meghni, tacco del francese per Pandev che spara a rete di destro, prodezza di Campagnolo. Un minuto più tardi lo stesso macedone ruba palla a Costa, converge al centro e col sinistro insacca in rete complice una deviazione di Santos. 1-1. Sale di tono il tridente biancoceleste, Zarate fa impazzire i difensori avversari e al 21’ inventa una magìa mettendo a sedere Brienza e Sestu, cross morbido e perfetto per Pandev che da due passi controlla e spara a rete per il momentaneo 1-2. La Reggina non riesce a reagire, gli ospiti controllano il match e lasciano sfilare i minuti sino al fischio di chiusura di tempo di Bergonzi.

Secondo tempo che mantiene il filo del conduttore della prima frazione, Zarate e Pandev si cercano e si trovano a meraviglia, sfrutta gli spazi creati Meghni che al 10’ brucia le mani a Campagnolo con un gran destro. Ma il calcio si sa è imprevedibile, al 18’ Sestu approfitta di un buco di Radu e crossa teso, Carrizo non ci arriva, Diakitè sbaglia l’intervento e Ciccio Cozza appoggia comodamente in rete il 2-2. Reggina che prende coraggio, Sestu crea scompiglio con la sua velocità ma in mezzo Corradi non è in giornata. Pandev continua il suo personale show e al 34’ scambia con Zarate, l’argentino semina lo scompiglio e ubriaca Cirillo, cross basso per lo stesso Pandev che di destro mette in rete l’importantissimo 2-3. Devastanti i due attaccanti laziali.

I biancocelesti spingono anche nel finale di partita, Radu e De Silvestri sono spesso sulla linea della trequarti lasciando qualche buco di troppo dietro. Ne approfitta così Brienza che scambia con Di Gennaro, ancora Brienza a botta sicura, sulla traiettoria c’è Corradi che devìa sul fondo! Non succede più nulla, vittoria importantissima per la Rossi band che si avvicina alla zona Uefa.

-Manuel-

sabato 10 gennaio 2009

mercoledì 7 gennaio 2009

E se tornasse la "Brujita"?


Da un paio di giorni a questa parte è il fronte più caldo del mercato laziale. Stiamo parlando del possibile ritorno in biancoceleste di Juan Sebastian Veron, 33enne centrocampista attualmente all'Estudiantes, ma con una voglia matta di indossare nuovamente quei colori e ritornare in Italia.

Almeno così era trapelato dalle sue prime dichiarazioni rilasciate circa 48 ore fa: "La Lazio è casa mia, non escludo un ritorno". Parole che hanno contribuito a riaccendere l'entusiasmo del popolo degli aquilotti nei suoi confronti, mai del tutto sopito a dire il vero. Ieri, poi, una parziale retromarcia: "Non credo che lascerò l'Estudiantes, non ho motivi per farlo". Ma la questione è tutt'altro che chiusa.

Perchè adesso è sceso in campo anche Claudio Lotito, numero uno della Lazio, che ai microfoni di Radio Kiss Kiss ha commentato così la notizia: "A quanto pare ultimamente sono in molti a voler tornare. Forse hanno capito cosa si sono persi quando sono andati via nei momenti difficili". Ma guai a considerarla una chiusura, perchè la Brujita intringa e non poco anche il presidente laziale:

"Ho appreso ieri delle dichiarazioni dell'argentino: personalmente non sono per i cavalli di ritorno, ma il discorso e la proposta meritano di essere approfonditi in base ovviamente ai nostri criteri di mercato, ingaggio compreso. Di certo parliamo di un grande giocatore''. E ad un gran giocatore, perchè dire no?

-Manuel-

martedì 6 gennaio 2009

Agente Battaglia: “E’ vero, vuole l’Italia”


«Se la Lazio realmente lo vuole deve fare una offerta al Boca Juniors». Martin Guastadisegno, manager del centrocampista Sebastian Battaglia, chiama la società biancoceleste.

«La richiesta è di circa 6 milioni di euro. Al ragazzo- ha spiegato a Radio Radio- piace moltissimo l’idea di giocare in Italia, ne ha parlato molto con Castroman, ma se la Lazio realmente lo vuole deve fare una offerta alla società argentina. Lui e la moglie, al contrario di quanto accaduto nel 2007 (la Lazio allora aveva già cercato il centrocampista, ndr), adesso vogliono trasferirsi, i problemi che c’erano sono stati superati. Il Boca, però, non lo cede in prestito. Io sarò in Europa nei prossimi giorni e anche in Italia. Ripeto, se la Lazio lo vuole allora parliamone e penso si possa arrivare a un accordo».

sabato 3 gennaio 2009

Zarate: i dettagli dell'accordo


Otto milioni per blindare Mauro Zarate. Lotito dovrà versarli entro il 30 aprile 2009 e l’argentino sarà suo. Ecco – finalmente svelato – l’accordo tra Lazio e Al Sadd per il piccolo fenomeno biancoceleste: il costo complessivo dell’operazione, concordata la scorsa estate, è di 24 milioni di euro, divisi però in tre rate annuali da otto milioni. La prima è stata pagata nel luglio 2008 per il prestito oneroso; la seconda scade appunto il 30 aprile 2009 e servirà per blindare il giocatore. Ma con una clausola fondamentale: se non sarà versata la terza e ultima tranche di 8 milioni, scadenza 30 giugno 2010, Zarate tornerà di proprietà degli arabi dell’Al Sadd. Una formula unica, l’ormai famoso “acquisto in leasing” praticamente inventato da Lotito.

Innegabili i vantaggi: a) permette di pagare solo 8 milioni all’anno un giocatore importante come Zarate, senza pesare più di tanto sul bilancio; b) consente di restituirlo al mittente, nel 2010, se nel frattempo non avrà convinto (cosa che al momento appare improbabile); c) plusvalenza assicurata se invece, una volta riscattato, si deciderà di cederlo, visto che la cifra sarà di sicuro superiore ai 30 milioni di euro. Un affare, insomma, da qualsiasi parte lo si voglia esaminare. Anche perché magliette e gadget legati a Zarate vendono che è un piacere: l’immagine del giocatore, poi, avrà un’ulteriore impennata se, come sembra, il ct Maradona lo convocherà nella nazionale argentina. Appena Lotito verserà la seconda rata, l’attaccante firmerà il nuovo contratto quinquennale con sostanzioso ritocco: «C’è già l’accordo con il presidente», ha detto più volte il fratello-manager.

Lotito considera Zarate e Pandev i punti fermi della Lazio del futuro. Per questo vuole blindare anche il macedone. L’intenzione è legare entrambi fino al 2014. C’è l’intesa anche per il rinnovo di Foggia: manca solo la firma, ma a Formello la considerano una formalità. Incertezza invece per Mauri: «La situazione – spiega il suo manager – è che la società ha sempre manifestato interesse nel trattenerlo e anche da parte nostra c’è la volontà di restare. Poi però la gente, ogni volta che Stefano mette piede in campo, lo fischia e lo prende a parolacce: vorrà dire che l’accetteremo, a meno che Lotito non faccia delle valutazioni diverse». Il jolly piace a diversi club italiani ed esteri: insomma una cessione a gennaio è possibile. Il caso più spinoso riguarda Ledesma: si lavora per evitare che l’argentino a giugno vada via utilizzando l’articolo 17; comunque l’ipotesi di un divorzio a fine stagione resta la più concreta. Dal campo: risentimento ai flessori della coscia destra per Firmani, oggi l’ecografia. Matuzalem torna in gruppo il 6 gennaio, c’è la possibilità che venga convocato già per Reggio.

-Giulio Cardone-
La Repubblica