mercoledì 6 gennaio 2010

Lazio-Livorno 4-1 nel segno di Floccari


Lo spettro dell’ennesima partita stregata aveva spaventato e non poco i tifosi biancocelesti. Il Livorno di Serse Cosmi è venuto a Roma con intenti bellici e tanta voglia di spingere sempre più in basso la squadra capitolina. Dopo un primo tempo conclusosi con il Livorno in vantaggio e con due traverse colpite dai padroni di casa, la partita si trasforma e gira in senso positivo per la squadra di Ballardini. Floccari sigla una clamorosa doppietta fotocopia, poi si risveglia Rocchi ben servito in profondità da Baronio e mette in ghiaccio una vittoria meritata e arrotondata poi dal rigore finale del richiestissimo Aleksandar Kolarov.

In campo – Formazione come al solito rimaneggiata per Davide Ballardini che deve rinunciare all’ acciaccato Brocchi, comunque in panchina, oltre a Dabo, Del Nero, Foggia, Meghni e Stendardo fermato dal giudice sportivo. Floccari parte dall’inizio, Rocchi si accomoda in panchina. Decisamente meno preoccupato Serse Cosmi, fuori Raimondi e Moro infortunati, recupera Tavano e non Lucarelli che si accomoda in tribuna e lascia le chiavi dell’attacco a Candreva e Danilevicius.

Si gioca – Inizia il match salvezza della diciottesima giornata col Livorno che colpisce alla prima occasione; Marchini riceve palla sulla trequarti e serve palla in verticale per Bergvold che di prima intenzione trova l’angolo lontano per lo 0-1. La Lazio è colpita a freddo, la reazione è scomposta e confusa e da segnalare c’è solo un destro dal limite di Kolarov fuori di poco. Zarate si accende ad intermittenza e quando lo fa son dolori per gli ospiti, al 23’ il cross per Floccari è perfetto ma la zuccata del centravanti si infrange sulla traversa. Pochi minuti dopo è il Livorno a sfiorare il raddoppio, sulla punizione di Vitale sbuca Rivas che devia ma trova Muslera pronto a bloccare. Ballardini cambia tutto e inserisce Rocchi per Diakitè passando ad uno spericolato 4-3-3 che sveglia la Lazio e soprattutto libera Zarate. L’argentino prima sfiora il pareggio con un pallonetto e successivamente scarica un sinistro siderale che fa la barba all’incrocio dei pali. Che non sia l’anno della Lazio lo si è capito da tempo, la conferma arriva al 46’ con Siviglia che incorna a rete a botta sicura ma centra in pieno la traversa. Fine primo tempo, meglio la Lazio con il 4-3-3.

Inizia la ripresa con la Lazio che innesca il turbo. Al 3’ Zarate si invola in slalom sulla sinistra, occhio al centro per Floccari che aggira Rivas e insacca in rete l’1-1, primo centro in maglia biancoceleste per il bomber calabrese. Il tridente ha palesemente risvegliato la squadra di Ballardini che impiega pochi minuti a trovare il raddoppio. Azione fotocopia della precedente con Radu che lancia in profondità Rocchi, controllo su Rivas e palla in mezzo per Floccari che non si fa pregare e infila De Lucia per il 2-1. Serie di cambi per Ballardini che perde Matuzalem e Floccari per affaticamento, la Lazio arretra un po’ troppo e rischia di subire il pareggio grazie a Filippini che gira a lato in mezza rovesciata un cross proveniente dalla destra. Quella che sembrava una giornata maledetta si trasforma in festa; al 27’ Baronio verticalizza per Rocchi che, partito in posizione dubbia, attende il momento giusto e insacca nell’angolino un goal che definire “liberatorio” è come usare un eufemismo. 3-1, partita in cassaforte. Gli ospiti provano a fare male con un paio di botte dalla distanza di Pulzetti che trovano Muslera sempre attento. Nel finale Rocchi si procura un calcio di rigore con conseguente espulsione di Perticone, dal dischetto Kolarov non sbaglia e chiude i conti sul 4-1.

La chiave – L’inserimento di Rocchi e il conseguente passaggio al 4-3-3 manda in tilt la fin lì attenta difesa livornese. Zarate guadagna spazio a sinistra, Floccari non viene più raddoppiato e il trio Perticone - Rivas - Knezevic non sa più che pesci pigliare…

La chicca – La sfortuna, si sa, ci vede benissimo e soprattutto nell’ultimo periodo sembra essersi appostata sopra l’Olimpico. Succede così che un anziano tifoso provi un rito propiziatorio armato di sale, cosparso in quantità dietro la porta avversaria che nella prima frazione è parsa stregata. Espediente riuscito a giudicare dalla ripresa…

Top&Flop – Rocchi e Floccari strepitosi, Zarate si accende ad intermittenza ma spesso fa male. Bene Siviglia e Radu, male Diakitè sostituito a metà primo tempo, Baronio si rifà con l’assist per Rocchi. Nel Livorno sufficiente la linea mediana, impalpabili gli attaccanti e disastrosa la linea di difesa.

Massimo Culello

Nessun commento: