sabato 13 febbraio 2010

PAROLA A EDY REJA


Parola a Edy Reja. Alla vigilia della trasferta di Parma, il neo-tecnico biancoceleste ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa del centro sportivo di Formello. Presente per l'occasione anche il presidente Claudio Lotito che ha introdotto la conferenza stampa presentando il tecnico friulano e spiegando la scelta di cambiare registro tecnico: "Sappiamo quale era la situazione, serviva una scossa che potesse dare la possibilità alla squadra di voltare pagina con logiche diverse. Serviva un uomo di grande esperienza che avesse cognizione della posizione in classifica della squadra. Ho ritenuto di fare questa scelta che ha trovato molte difficoltà. Edy lo sa bene, ci sono state difficoltà a portarlo a Roma, sono stato tre giorni in trepidazione per il raggiungimento dell'obiettivo che alla fine abbiamo centrato. Questo non significa che il tecnico precedente non sia valente, serio ed un grande professionista, ma quando si creano delle situazioni di difficoltà occorre una sterzata. Sicuramente la società si assume tutte le responsabilità, le scelte le faccio io e mi assumo le responsabilità di tutto ciò che di negativo esiste oggi nella Lazio. Ma il tutto è dovuto al sentimento troppo forte che ho per questa squadra, che mi ha portato a fare una scelta d'esperienza e qualità che ritengo possa traghettarci fuori da questa situazione delicata, che possa dare fiducia ai tifosi ed impulso alla squadra. In questo periodo il gruppo ha mancato di concentrazione e atteggiamento propositivo, necessari per combatte con questi colori. Ci tengo a precisare che non ho avuto richieste dal tecnico che non ha voluto privilegiare nessun rapporto particolare con nessun giocatore, compreso Ledesma. Il mister conosce la squadra, ho affidato a lui in modo incondizionato la completa libertà di decidere sulla base della rosa che ha a disposizione. Valuterà lui chi è idoneo. Non ha bisogno di presentazioni, quello che ha fatto per esempio a Napoli parla chiaro. Ora avrà la possibilità di conoscere anche Roma"

Terminata la presentazione del patron capitolino, la parola è passata al tecnico di Gorizia: "Sono io che devo ringraziare il presidente – esordisce Reja - , Sappiamo quale è il panorama calcistico in Italia ed allenare la Lazio è una grande opportunità, qualcosa di grande. Non è stato facile per me lasciare l'Hajduk, il presidente ha insistito molto, pensavo che non ce la facesse perché in Croazia stavamo portando avanti un progetto importante. Ma di fronte alla Lazio non potevo disattendere questo suo desiderio. Per puntualizzare, come ha fatto il presidente, voglio sottolineare che non ho chiesto assolutamente niente, ho solo dato la mia disponibilità perché rientrare in Italia era una cosa altamente stimolante. Parlando della situazione della squadra – continua Reja – la realtà è questa, se il campionato dovesse finire ore saremmo retrocessi. Ho parlato con qualche giocatore, a questo gruppo serve di ritrovare autostima. Durante le gare non riescono a trovare lo stimolo adeguato, il mio compito è quello di entrare nelle teste di questi ragazzi, perché noi siamo una compagine che può militare in una posizione di centro classifica in su. Il momento è difficile, ancor di più perché in questa posizione ci si trova un club come la Lazio che non è abituato a lottare per certi traguardi. Rispetto ad una provinciale, nella Lazio ci sono pressioni diverse e pretese diverse. Attualmente abbiamo bisogno solo dei risultati, se l'allenatore non ha questi ed un po' di fortuna non ha niente"

Mister ha detto che la squadra ha scarsa autostima, come se ne esce?
"Abbiamo bisogno di ottenere qualche risultato, solo attraverso questi trovi autostima. I giocatori mi sembrano disposti a sacrificarsi ed a venirne fuori, sono consapevoli che hanno buona qualità. Ora abbiamo un calendario non facile, ci sono Parma e Palermo fuori casa, Fiorentina all'Olimpico, è subito un impatto particolarmente difficile, ma sono convinto che ne verremo fuori. Mi interessa trovare la squadra tonica fino all'ultimo minuto, questa è la cosa importante"

Quali sono le condizioni fisiche di Ledesma?
"Lo conoscete bene, sapete che importanza può avere, se deciso di farlo giocare è bene che parta dall'inizio. Non so se deciderò di farlo giocare, tra l'altro c'è Baronio ha fatto prestazione eccellenti. Ora parlerò ancora con lui, mi ha detto che si sente bene. Certo, non si può pretendere che sia al massimo, ma ripeto, se dovessi decidere di puntare su di lui devo farlo dal primo minuto"

Mister, Zàrate non sembra più intoccabile come prima…
"Zàrate è potenzialmente straordinario, come Rocchi, Floccari, Makinwa, Inzaghi e lo stesso Foggia che mi dispiace abbia avuto una ricaduta. Sono tutti giocatori importanti, ma la cosa ancor più fondamentale è l'equilibrio, la squadra deve avere delle caratteristiche, deve essere equilibrata, devo guardare il contesto. Una squadra come la Lazio deve avere 20 giocatori alla pari. Una volta gioca uno, una volta l'altro, il parametro è la condizione di forma. Chi non è indizione sotto un altro. Zàrate ha grandi mezzi e qualità, ha fatto direi molto bene l'anno scorso, ma io non privilegio mai un giocatore perché ha qualità, dipende dal contesto"

Come ha trovato la squadra fisicamente?
"Se devo basarmi su questi allenamenti andavano come schegge, non li fermava nessuno. Mi auguro che tutta questa carica, la mettano anche nella gara di domani che è fondamentale. Voglio vedere una grande prestazione a prescindere dal risultato"

Il 3-5-2 sarà il modulo fisso o si riserva di valutare anche altri sistemi?
"No, mi riservo di studiare attentamente le caratteristiche dei giocatori. Adesso è quello che penso possa essere quello giusto, ma i moduli non sono mai definitivi, bisogna sfruttare al massimo le qualità di tutti i giocatori. Ogni giocatore deve essere messo nelle condizioni di dare il massimo rendimento. Voglio chiudere facendo un appello alla nostra gente. È in questi momenti che si vedono i veri tifosi, a noi spetta il compito di trascinare il pubblico che però deve starci vicino sempre. Poi alla fine delle partite accetteremo tutto, ma durante la gara mi piacerebbe che questo pubblico ci aiutasse sempre, come ai vecchi tempi".

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