mercoledì 21 aprile 2010

PARLA STENDARDO


Una scarpata di Toni ha spedito al tappeto Stendardo dopo appena sei minuti di derby. Frattura esposta e plurima al setto nasale e domenica sera è stato operato dal professor Cascone alla clinica Paideia. Il dolore lo sente ancora, giovedì gli saranno tolti i tamponi e gli occhi inizieranno a sgonfiarsi. Quasi certamente Guglielmo salterà il Genoa, gli verrà consegnata una mascherina di protezione che dovrà indossare per un mese. I segni sono visibili anche nei suoi pensieri. Domenica attraverso Brocchi, nell’intervallo della partita, Toni gli ha mandato le scuse e lunedì lo ha cercato mandandogli un sms.
Stendardo, però, c’è rimasto male “Non accetto le sue scuse. Perché non è la prima volta che entra così, solo che in questa occasione mi sono fratturato il naso”. Due giorni dopo il derby la sua rabbia non è ancora sbollita “Io penso che no sia giusto giocare così. Se uno cerca il gol, deve trovarlo in un altro modo. Non facendo male agli avversari. Con Toni succede spesso, è il suo modo di giocare”
Uno accanto all’altro a caccia del pallone lanciato da Vucinic. Stendardo si è tuffato per mandare la palla in angolo e salvare una possibile occasione da gol, Toni ha alzato il piede, forse cercava il pallonetto per liberarsi dalla marcatura o cercava di tirare. L’impatto tra il suo piede destro e il naso di Willy è stato fortissimo. Lui non è completamente convinto che si sia trattato di uno scontro fortuito “Io ero in netto anticipo, davanti a lui. E mi ha visto benissimo che stavo andando di testa. Ha provato lo stesso a tirare e mi ha ridotto così e possiamo anche dire che ha condizionato il derby perché il mister è stato costretto subito ad una sostituzione”. Non accetta le scuse di Toni e si sta informando sulla possibilità o meno di ricorrere alle vie legali, ma è uno scontro di gioco e un tesserato deve chiedere la deroga alla Figc per la clausola compromissoria. “Sto valutando con i miei legali. Intanto denuncio il suo modo di giocare, è un gioco pericoloso. E’ già successo un’altra volta”. Si riferisce al gol decisivo segnato da Toni nel dicembre 2006 durante Fiorentina-Lazio con una zampata sopra la testa di Stendardo. Quella volta Stendardo non si fece male, ma Rossi protestò con veemenza discutendo sulla regolarità del gol.
Ora Willy combatterà per rientrare in tempi rapidissimi. Molto difficile che ci sia a Marassi contro il Genoa perché è complicato che possa allenarsi a pieno regime per la fine della settimana. Qualche possibilità in più per la sfida contro l’Inter o contro il Livorno il 9 maggio. E dipenderà anche da Reja che almeno in difesa si sente coperto a sufficienza con Andrè Dias, Biava, Diakitè e Siviglia.

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