domenica 24 ottobre 2010

LAZIO-CAGLIARI 2-1


Si era posata sopra tutti all’inizio della partita l’aquila Olympia, un segno probabilmente del destino per la squadra di Reja che esce dal pomeriggio domenicale con il primo posto in classifica rafforzato. Un Cagliari sempre pericoloso e mai domo mette più volte paura alla squadra di casa, Muslera è però un ottimo guardiano e davanti a sé ha dei compagni che trasformano in oro anche le cose meno pregiate. La Lazio decolla in classifica e raggiunge quota 19 punti, ruolino di marcia impensabile a inizio stagione per una squadra in incredibile evoluzione.

FORMAZIONI – Edy Reja conferma il blocco della vittoriosa trasferta di Bari, Matuzalem recupera e va in panchina, Zarate confermato per l’ennesima volta a scapito di Tommaso Rocchi. Pierpaolo Bisoli, dopo le recenti sfortunate uscite, regala maggiore qualità a centrocampo inserendo Pinardi e relegando Matri al ruolo di unica punta. Pisano e Conti non ce la fanno, sul terreno di gioco li rilevano Perico e Lazzari.

PARTITA – Inizia subito col piglio giusto la squadra di casa, subito pericolosa con le folate dello svizzero Lichtsteiner. Il Cagliari sembra ben messo in campo, pressa bene e prova a scavalcare la difesa di casa con la tecnica di Pinardi e Cossu. Matri sfiora il goal da due passi su ottimo suggerimento di Lazzari, l’uomo più pericoloso degli uomini di Bisoli, lo stesso centrocampista tenta spesso il sinistro siderale ma senza fortuna. Verso la metà di tempo comincia a pungere la Lazio con la solita qualità dei propri palleggiatori, Floccari usa il fisico e va vicino al goal con una percussione centrale conclusa sopra la traversa. Al 23’ i biancocelesti passano; Hernanes calcia due volte una punizione dal limite, sulla seconda botta Mauri sbaglia lo stop e serve involontariamente Floccari che esplode il destro all’angolino basso dove Agazzi non può arrivare. La reazione dei rossoblu crea qualche fastidio a Dias e compagni, Matri punge ma non ferisce e spesso si ritrova a giocare palloni troppo complicati. Sul finire di tempo Hernanes prova il pezzo, dribbling secco e sinistro fuori di poco.

La ripresa inizia senza cambi da ambo i lati, la squadra di casa sembra avere le intenzioni di chiudere il match e al 7’ infatti passa; solito inserimento letale di Mauri, scambio con Floccari e deviazione fortunosa in caduta e palla alle spalle di un incredulo Agazzi. La reazione del Cagliari arriva grazie ad un erroraccio in disimpegno di Radu, la palla finisce a Cossu che crossa senza pensarci troppo, grande colpo di testa di Matri che batte Muslera e accorcia le distanze. Il goal galvanizza gli isolani, la fascia di Radu traballa e per fortuna dei padroni di casa Matri non centra il bersaglio per un soffio. Grande momento del Cagliari, capolista in difficoltà. Pinardi calcia malamente fuori in mischia da ottima posizione, Cossu crea sempre apprensione quando trova spazi sulla trequarti. Il team di Bisoli lascia varchi per il contropiede avversario; Rocchi, appena entrato, fallisce il colpo del ko a tu per tu con Agazzi, probabilmente toccato da Astori in recupero. Il Cagliari non riesce a calciare più in porta e dopo due minuti di recupero finisce il match che regala altri tre pesantissimi punti ai romani.

CHIAVE – E’ il leit motiv della Lazio di quest’anno, i continui inserimenti di Mauri portano sempre la Lazio in rete anche se fortunosamente. Momento veramente magico per il brianzolo che azzecca tutto in tutte le maniere…

CHICCA – L’aquila Olimpia, protagonista del solito show prepartita, decide di godersi il match dall’alto delle coperture dello stadio Olimpico, comoda e interessata a gustarsi lo spettacolo in campo. Dopo qualche decina di minuti il volatile viene prelevato da padrone e addetti, probabilmente non aveva con sé la tessera del tifoso.

MOVIOLA – Nel secondo tempo fallo di mano in area di Lichtsteiner, tocco però involontario dato il movimento in scivolata dello svizzero, bravo l’arbitro a lasciare correre. Dubbio l’intervento di Astori su Rocchi lanciato a rete, il tocco da tergo del difensore ex Milan sembra esserci. Nel finale altra protesta del bomber veneziano, Canini tocca però nettamente il pallone.

TATTICA – 4-2-3-1 confermatissimo nei ruoli e negli interpreti, Zarate dedito al supporto di Floccari e al dispendioso ruolo di ala pura. Leggermente più arretrati i trascinatori Mauri e Hernanes, i polmoni di Brocchi preferiti alle geometrie di Matuzalem principalmente per contenere le velleità del doppio trequartista avversario. Dopo il goal sardo, Reja rinforza la mediana con Matuzalem al posto di Hernanes. 4-3-2-1 per gli isolani, Pinardi e Cossu nel reparto fantasia dietro il bomber Matri. Senza Conti, Nainggolan mediano adepto alla fase d’interdizione. Bisoli inserisce nella ripresa Nenè e Acquafresca, aumentando efficacemente il peso offensivo.

PROMOSSI&BOCCIATI – Nei capitolini decisivi Floccari e Mauri (Voto 7), Muslera (Voto 7) salva più volte il vantaggio con interventi prodigiosi. Zarate (Voto 5.5) è la solita croce e delizia, ben lontano però dalle sue reali potenzialità. Troppo distratto Radu (Voto 5.5), efficace in marcatura ma troppo pericolante in disimpegno. Nei sardi solita ottima prestazione del cecchino Matri (Voto 7), Cossu (Voto 6.5) è un trottolino impazzito che quando tocca palla fa sempre male. Lazzari (Voto 6) parte forte ma si spegne, Canini e Astori (Voto 5.5) non chiudono bene in occasione di entrambi i goal ospiti.

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