giovedì 11 novembre 2010

CESENA-LAZIO 1-0


La Lazio, dopo la sconfitta nel derby di domenica scorsa, conferma il suo momento no, perdendo contro un ottimo Cesena, che porta a casa i tre punti grazie ad un gran gol di Parolo all’85’. Vittoria, che regala ossigeno a Ficcadenti, mentre la Lazio perde il primo posto in classifica, scavalcata dal Milan vittorioso contro il Palermo.

FORMAZIONI - Nel Cesena, sarà Lauro a sostituire lo squalificato Pellegrino, a destra turno di riposo per Schelotto e Ceccarelli. In avanti i due piccoletti Giaccherini e Jimenez al servizio della boa Bogdani. Nella Lazio, tanto turn over. Nemmeno convocati Lichsteiner e Hernanes. In difesa torna Biava dal turno di squalifica e prende posto al centro della difesa, mentre sulla destra gioca Diakitè. Foggia, sostituisce il “Profeta” in appoggio a Floccari e Zarate, preferito a Rocchi.

PARTITA - Entrambe le formazioni, devono riscattare la sconfitta di Domenica scorsa, ed in avvio di partita è il Cesena a spaventare Muslera con due belle conclusioni di Colucci e Parolo.
Primo quarto d’ora di gara tutta di marca romagnola, con Giaccherini, che con il suo passo breve e veloce, fa letteralmente impazzire Diakitè e Appiah attaccato a Ledesma per spegnere la fonte di gioco biancoceleste. Al 30’occasione per il Cesena per passare in vantaggio, ma purtroppo capita sui piedi maleducati di Appiah, che calcia forte ma fuori. La Lazio è ancora stordita dall’effetto derby, allora gli uomini di Ficcadenti ci provano con un cross sbagliato di Lauro, che per poco non sorprende Muslera. L’occasione sveglia la Lazio, ed al 36’ Foggia in azione solitaria colpisce la traversa con un gran sinistro. Gli uomini di Reja, soffrono la mancanza di Mauri, con Bresciano mai entrato in partita e Zarate al limite del fastidioso con tentativi di dribbling mai riusciti. Dopo un minuto di recupero, il primo tempo finisce a rete inviolate.

La ripresa comincia con una Lazio più aggressiva, che nei primi minuti prova a fare la partita, allora Ficcadenti mischia le carte, dentro Schelotto per l’ammonito Appiah, con l’arretramento di Parolo nel ruolo di incontrista e trio di trequartisti formato da Giaccherini, Jimenez e Schelotto. Gioca meglio la Lazio, che con Zarate e Bresciano prova ad impensierire Antonioli con conclusioni da fuori area. Girandola di cambi per entrambe le formazioni, ma le squadre sembrano stanche e le occasioni da rete stentano ad arrivare. Quando la partita sembra destinata allo 0-0, il Cesena va in vantaggio con il migliore in campo: è il minuto 40, quando Parolo riceve palla e dai venticinque metri fa partire un missile, che batte l’incolpevole Muslera. Reja, corre subito ai ripari inserendo Rocchi per Foggia, ma è troppo tardi al Manuzzi finisce 1-0.

CHIAVE - Ottima intuizione di Ficcadenti, che prima con Appiah e poi con Parolo, blocca Ledesma, bloccando la fonte di gioco biancoceleste. Fermando il regista argentino, la Lazio si deve affidare solo alle iniziative personali di Foggia, risultando troppo prevedibile.

CHICCA - Il Manuzzi, si conferma campo ostico per la Lazio. L’ ultima vittoria dei bianco celesti in casa del Cesena, risale a 42 anni fa, nel campionato di serie B 1968/1969., con un rotondo 0-4 firmato Fortunato, Rinero e doppietta di Massa.

TATTICA - Per il Cesena un 4-3-2-1, con gli esterni di difesa Lauro e Nagatomo ed i centrali Von Bergen e Benalouane. La diga davanti alla difesa sarà il ghanese Appiah ed al suo fianco agiscono Colucci e Parolo. In avanti la coppia Giaccherini e Jimenez giocheranno alle spalle dell’unica punta Bogdani. Reja, con Foggia al posto di Hernanes, passa ad un 4-3-3 classico. In difesa, sulle fasce giocano Diakitè e Radu, mentre al centro rientra Biava in coppia con Dias. A centrocampo, la corsa di Matuzalem al servizio della geometria di Ledesma e degli inserimenti di Bresciano, mentre in avanti si passa ad un tridente puro con Foggia e Zarate esterni e Floccari punta centrale.

MOVIOLA - Al 5’ minuto della ripresa, intervento in scivolata di Benalouane su Zarate, bravo l’arbitro Orsato a non decretare il penalty, perché il difensore del Cesena prende il pallone.

PROMOSSI & BOCCIATI - Standing ovation per Parolo (Voto 7,5), che è il re del centrocampo bianconero: costruisce, annulla Ledesma e realizza il gol del definitivo 1-0, centrocampo che trova in Jimenez (Voto 5) un corpo estraneo per una squadra tutta grinta e corsa.
Nella Lazio l’unico a provarci è Foggia (Voto 6,5), che nel primo tempo colpisce la traversa con un bel sinistro. Inguardabile Zarate (Voto 4), che dopo il centesimo dribbling sbagliato, si rischia di confonderlo con il fratello Sergio detto “El Raton”, meteora dell’Ancona dei primi anni novanta.

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