lunedì 28 febbraio 2011

CAGLIARI-LAZIO 1-0


Un “gollonzo” diviso equamente tra Acquafresca e Dias riapre la lotta al quarto posto, complice la devastante vittoria dell’Udinese a Palermo. Partita brutta, maschia, con pochissimi guizzi offensivi e dominata da parapiglia e scontri a metà campo. I rossoblu hanno ragione dei biancocelesti grazie ad un contropiede finalizzato, pare, da Acquafresca, sul cui tiro Dias inciampa goffamente facendo carambolare la palla in rete. Solido il Cagliari, troppo brutta la Lazio che senza la miccia di Hernanes non riesce mai ad esplodere in fase offensiva.

FORMAZIONI – Roberto Donadoni perde sul gong Francesco Pisano ed è costretto ad inserire Perico sulla parte destra della difesa. Centrocampo con Lazzari preferito a Nainggolan, Cossu dietro il confermato tandem Acquafresca – Nené. Edy Reja non ha a disposizione importanti pedine come Muslera, Brocchi e Mauri, spazio quindi a Berni tra i pali e conferme per Gonzalez e Sculli. Sul filo del rasoio Kozak vince il ballottaggio con Floccari.

PARTITA – Partenza col botto per la squadra isolana, in porta non c’è Muslera e si vede subito; cross dalla destra, liscio clamoroso di Berni e Nené di testa non trova lo specchio della porta. La maggiore facilità di palleggio dei centrocampisti consente alla Lazio di prendere subito le redini del gioco e sfiorare il vantaggio con tre azioni consecutive intorno al quarto d’ora. Hernanes si accende ad intermittenza, ci prova su punizione contro un goffo Agazzi ma senza fortuna e poi cerca di innescare Kozak che parte spesso in offside. Al 40’ la doccia gelata, Biava sbaglia il fuorigioco su un lancio dalla lunga distanza, Acquafresca si ritrova a tu per tu con Berni, diagonale debole che scavalca il portiere ma non Dias che però inciampa clamorosamente e sospinge in rete per l’1-0 cagliaritano.

Nessun cambio nell’intervallo, ritmi decisamente blandi nei primi minuti e Reja manda a scaldare l’artiglieria pesante. Al 12’ un lampo della Lazio, Ledesma dribbla ottimamente al limite dell’area e scarica un destro siderale che Agazzi respinge malamente, tap in di Kozak che mette a lato di testa da due passi. I ragazzi di Reja continuano a spingere alla ricerca del pareggio, i rossoblu si difendono coi denti come dettame del proprio allenatore. L’ennesima punizione di Hernanes viene clamorosamente deviata sul palo dal neo entrato Floccari, poi il modulo a quattro punte proposto dall’allenatore goriziano non porta a nessuna azione pericolosa in oltre venti minuti di gioco. Brutta partita, il Cagliari vince ai punti e ferma la serie positiva di cinque risultati della Lazio.

CHIAVE – Il goal in comproprietà tra Acquafresca e Dias spezza l’equilibrio di una partita giocata a specchio dalle due squadre. Difese solide e attacchi sporadici, stesso credo ma risultato a favore dei sardi.

CHICCA – A fine primo tempo Robert Acquafresca si prende il microfono e pretende l’assegnazione del suo sesto goal in campionato. Un plauso e un premio particolare alla faccia tosta del centravanti…

MOVIOLA – Missiroli chiede un rigore ma Radu prende il pallone, giusti tutti i gialli assegnati.

TATTICA – Rossoblù con l’elastico 4-3-1-2 che in fase offensiva si trasforma con facilità nel raro 4-2-2-2 con Lazzari allineato a Cossu dietro gli attaccanti. Tanto lavoro per Conti e Biondini, quest’ ultimo chiamato ogni tanto anche a spingere data l’assenza di Pisano. Dopo il vantaggio Donadoni inserisce Nainggolan e Missiroli per Cossu e Acquafresca nel tentativo di limitare le folate avversarie. Biancocelesti con un “falso” 4-2-3-1, Gonzalez e Sculli fanno praticamente gli esterni mentre Hernanes appoggia spesso Kozak approfittando delle sponde del gigante ceco; un 4-4-1-1 che diventa 4-5-1 in fase di ripiegamento. A metà ripresa Reja tenta l’assedio con Floccari e Zarate in campo e il 4-2-1-3.

PROMOSSI&BOCCIATI – Eccellente un solidissimo Astori (Voto 7.5) che merita sicuramente la nazionale, Conti sbroglia parecchie mischie a metà campo e limita Hernanes ottimamente. Poco incisivo Lazzari, Cossu va a sprazzi. Nella Lazio grande prestazione di Ledesma che difende e attacca con intelligenza, brutta prestazione del resto della squadra con Berni che non dà mai sicurezza e la coppia Biava–Dias stranamente scricchiolante soprattutto nell’applicare il fuorigioco.

Nessun commento: