martedì 8 febbraio 2011

LAZIO-CHIEVO 1-1


Non basta la rinascita del profeta Hernanes alla Lazio di un discutibile Edy Reja, capace di togliere dal campo Zarate e Hernanes appena dopo il pareggio del Chievo. La squadra di Pioli, dopo un primo tempo ai limiti della nullità, danno prima fastidio alla porta di Muslera e poi piazzano il colpo con Bostjan Cesar, abile a ribadire in rete un velenoso corner di Bogliacino. Ennesima occasione buttata al vento dalla Lazio, oramai consolidata eterna incompiuta anche grazie ad un mercato pressoché inesistente…

FORMAZIONI – Edy Reja ritrova il discusso Mauro Zarate e lo schiera al fianco dell’altrettanto discusso Libor Kozak, Ledesma si accomoda in panchina e lascia spazio al “professore” Matuzalem affiancato a sorpresa da Mark Bresciano. Stefano Pioli ridisegna il suo giocattolo per la sfida romana, dentro Frey e Sardo insieme per rinforzare la fascia destra, solo panchina per Kevin Constant.

PARTITA – Lazio decisamente più propositiva rispetto alle ultime uscite, Matuzalem rispetto a Ledesma gioca molto in verticale e la squadra crea maggiori pericoli. Kozak, nonostante la prevenzione arbitrale nei suoi confronti, si muove bene e costruisce la prima palla goal salvata sulla linea da Frey e successivamente scarica il destro sul corpo di Sorrentino. Si vedono poco i clivensi, troppo schiacciati dietro col modulo iper difensivo di Pioli, solo Pellissier impensierisce Biava costretto spesso al fallo. Frizzante il rientro di Zarate, l’argentino sfiora il goal dopo la solita serpentina ma il suo sinistro nell’angolino basso trova pronto Sorrentino; sul corner successivo stacco vincente di Dias, ennesimo salvataggio sulla linea di Fernandes. Baracani concede due minuti di recupero, tutti pronti per il the caldo ma Hernanes all’ultimo respiro decide di spedire nell’angolo lontano una micidiale punizione da trenta metri dove Sorrentino non può arrivare. 1-0 e capriole in serie per il brasiliano.

Inizia la ripresa, Chievo molto pericoloso sin dai primi minuti di gioco e Lazio leggermente troppo arretrata. Muslera comincia la sua attività di portiere su una zuccata centrale di Fernandes dopo una bella rovesciata di Bogliacino. Al 19’ Matuzalem subisce fallo da Jokic, Baracani non fischia e il Chievo guadagna successivamente un corner; angolo basso e insidioso, Cesar è al posto giusto e insacca da due passi il goal del pareggio. Reja non ci sta e decide di cambiare qualcosa, dentro Sculli e Mauri e fuori, udite udite, Hernanes e Zarate. La Lazio perde forza offensiva e imprevedibilità, Sculli ciabatta una buona occasione e Bresciano spara sul raccordo anulare un destro da ottima posizione. Lo stesso australiano, propositivo, calcia fuori di poco l’ultima occasione della partita su calcio di punizione. La Lazio si rifiuta di fare la grande e impatta contro un coriaceo Chievo che conferma il proprio momento positivo.

CHIAVE – I calci piazzati fanno da padroni nella soleggiata giornata romana, prima Hernanes sblocca la partita con una punizione al limite della magnificenza, poi Cesar la chiude sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

CHICCA – Corre il minuto numero ventidue quando l’arbitro Baracani interrompe improvvisamente il gioco in mezzo allo stupore generale. Nessun intervento falloso dei ventidue in campo, ma bensì una gomitata dello stesso direttore di gara a Brocchi che stramazza al suolo: nessun cartellino, meriterebbe però il rosso…

MOVIOLA – Biava abbatte Pellissier lanciato a rete ma c’è Lichtsteiner a fianco ad evitare il rosso, giusto il giallo. Fallo di mani al limite dell’area di Biava, Baracani decide per l’involontarietà. Il corner goal del Chievo nasce da un fallo di Jokic su Matuzalem non fischiato da Baracani.

TATTICA – Lazio in campo con il 4-3-1-2 “trasformista”, pronto a diventare 4-2-3-1 con i movimenti di Bresciano e Zarate. Dopo il pareggio ospite, Reja inserisce Sculli per Hernanes e passa al 4-3-3 con il calabrese e Zarate esterni offensivi, schema che dura pochi minuti dato l’ingresso di Mauri al posto dell’argentino. Chievo con un inedito 5-3-2 con Sardo terzino e Frey centrale aggiunto ed entrambi pronti a raddoppiare su Zarate. Bogliacino regista decentrato, Guana mediano davanti alla difesa.

PROMOSSI&BOCCIATI – Nei padroni di casa solita grande prestazione di André Dias, Matuzalem per oltre un’ora detta i tempi della manovra con intelligenza e precisione. Zarate a sprazzi, Scaloni ne combina troppe rispetto alle cose buone. Citazione particolare per gli improponibili cambi del tecnico Reja. Nei clivensi ottima prestazione di Cesar sia in fase difensiva che offensiva, Fernandes si applica ottimamente alla distruzione del gioco avversario. Male Moscardelli, troppo impreciso, Guana ne azzecca veramente poche fino alla sostituzione.

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