martedì 19 aprile 2011

CATANIA-LAZIO 1-4


Una importante dimostrazione di forza da parte della Lazio che travolge il Catania al ‘Massimino’ che, fino ad oggi, era parso un fortino invalicabile. Straordinarie le prove di Zarate ed Hernanes, decisivi ai fini del successo dei biancocelesti che consolidano così con decisione il quarto posto. Sconfitta pesante per il Catania, nuovamente risucchiato nella lotta per non retrocedere.

FORMAZIONI – Simeone ripropone l’assetto offensivo in grado di schiantare il Palermo con Maxi Lopez in avanti e il trio Schelotto-Ricchiuti-Bergessio in appoggio al bomber. In difesa rientra Capuano che prende il posto di Marchese, al centro confermato Terlizzi. Spolli, non al meglio, va in panchina. Nella Lazio Reja lancia Sculli dal primo minuto con Hernanes e Mauri a ridosso di Floccari. Bresciano sostituisce l’infortunato Brocchi.

PARTITA – Sin dai primi minuti di gioco il Catania prova a gestire il possesso palla, ma soffre pesantemente le ripartenze dei biancocelesti. Già al 4° minuto ci vuole un’ottima chiusura di Alvarez per disinnescare un’iniziativa di Floccari. Due minuti dopo è Andujar a regalare un pallone alla Lazio sbagliando un rinvio, ma il portiere argentino si riscatta parzialmente deviando in angolo la susseguente conclusione di Floccari. Dopo 13 minuti Reja è già costretto al primo cambio: Sculli non ce la fa e lascia il posto a Zarate. L’inerzia della partita, però, non cambia, il Catania prova a fare la partita ma non trova varchi nella difesa laziale ed i biancocelesti pungono in velocità: al 16° Mauri allestisce un bel contropiede ed offre un buon assist ad Hernanes, la cui conclusione termina sul fondo. Azione quasi in fotocopia un minuto dopo, stavolta è Floccari a servire il neo entrato Zarate, il cui tiro è però rimpallato dalla difesa etnea. Al 25’ si vede per la prima volta il Catania: su corner di Lodi, Silvestre incorna di testa, ma la sua conclusione è debole e Bresciano, appostato sulla linea, allontana. Al 39’ Hernanes ci prova su calcio di punizione, Andujar respinge il destro del brasiliano, ma è poi costretto a capitolare appena un minuto dopo : ottimo spunto di Lichtsteiner sulla destra, il cross dello svizzero viene spizzato da Mauri e prolungato sul secondo palo, dove Hernanes, tutto solo, spinge in rete da due passi. La reazione del Catania arriva immediatamente: Capuano verticalizza per Maxi Lopez e lo splendido sinistro del numero 11 rossazzurro termina fuori dopo aver attraversato l’intero specchio della porta. Prima dell’intervallo, dopo le ammonizioni di tre quarti della difesa laziale (gialli per Radu, Dias e Biava), è Carboni a cercare il pareggio con un sinistro dal limite dell’area, terminato a lato.

Il Catania rientra in campo trasformato e trova subito il pareggio: Ricchiuti verticalizza per Bergessio, sul destro dell’argentino Muslera ribatte in tuffo, ma proprio sui piedi di Schelotto che spinge in rete da pochi passi. 1-1 e tutto da rifare per la Lazio che, anzi, rischia di andare sotto ancora per mano di Schelotto, il cui sinistro “alla Del Piero” termina alto. Simeone sostituisce un Lodi opaco con Ledesma, ma è la squadra di Reja ad assumere il comando delle operazioni sfiorando il goal del vantaggio con Lichtsteiner, sul cui destro si oppone bene Andujar. Al 56’, però, la Lazio passa: straordinario numero di Zarate sull’out destro, il numero 10 della Lazio offre un assist al bacio sul secondo palo a Mauri che, ben appostato, spinge in rete il più facile dei goal. Il Catania si arrabbia reclamando per una posizione di fuorigioco del centrocampista biancoceleste, ma Rizzoli assegna il goal che vale il vantaggio dei biancocelesti. Hernanes cerca la terza rete, poi Bergessio ci prova su punizione, ben respinta da Muslera. Simeone inserisce Gomez per Ricchiuti, Reja risponde con Bresciano al posto di Gonzalez, ma è ancora Zarate a tagliare in due la difesa rossazzurra scattando sul filo del fuorigioco ed offrendo a Floccari il più comodo dei palloni che vale il 3-1 alla Lazio. Dopo il terzo goal, il Catania si spegne, prova a riaprire la gara con conclusioni velleitarie di Ledesma e Morimoto e subisce infine il quarto goal, giusto coronamento alla straordinaria prestazione di Zarate, che si procura e poi trasforma magicamente un calcio di punizione dal limite. Nel finale c’è tempo per un goal annullato a Morimoto, ma il risultato non cambia più: Catania 1–Lazio 4.

CHICCA – Un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio in memoria di Cinesinho, ex giocatore del Catania scomparso in settimana.

CHIAVE – La chiave del match è sicuramente l’ingresso in campo di Mauro Zarate che, subentrato all’infortunato Sculli, “spacca” letteralmente in due la partita con due assist ed un goal meraviglioso. In mezzo, tantissime iniziative sull’out destro che obbligano Capuano, parso in buona giornata, a non spingere più.

TATTICA – Simeone propone Schelotto esterno alto e prova a pungere con gli inserimenti del numero 7, mentre il gioco della Lazio ruota attorno all’asse centrale Ledesma-Hernanes-Floccari.

MOVIOLA – La direzione di gara di Rizzoli lascia parecchio a desiderare relativamente alla gestione dei cartellini e dei falli a metà campo che fa infuriare la tifoseria del ‘Massimino’. Parecchi dubbi sulla posizione di Mauri al momento del goal.

PROMOSSI&BOCCIATI – Zarate (Voto 8) cambia il volto alla partita. Dribbla come se fosse la cosa più semplice del mondo, offre due assist al bacio ai compagni e realizza un goal da favola. Straordinaria anche la prova di Hernanes (Voto 7.5) che gestisce con ordine il centrocampo e garantisce la superiorità numerica anche in avanti. Nel Catania, sufficienti Lodi e Ricchiuti (Voto 6), da dimenticare la prova di Lodi e Ledesma (Voto 5),

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