lunedì 11 aprile 2011

LAZIO-PARMA 2-0


Non tradisce le attese la squadra di Edy Reja che si sbarazza del Parma con un secco 2-0 e torna ad occupare il tanto importante quarto posto. Partita molto chiusa, tattica, squadre intente soprattutto ad aspettare il pertugio giusto vista l’importanza della posta in palio. Ci pensa così Hernanes al 23’ con una sassata tremenda da fuori area, poi nella ripresa raddoppia Sergio Floccari con un bel tocco nell’angolino a seguito di uno splendido stop. Troppo poco Parma in campo, pericoloso con il solo Giovinco sempre però disinnescato da un grandissimo Muslera.

FORMAZIONI – Reja costretto gioco forza a rinunciare a quattro titolari ovvero Radu, Matuzalem, Mauri e Biava. Spazio ancora per Garrido e Bresciano, Sculli vince il ballottaggio con Floccari. Il neo tecnico Colomba sceglie Angelo al posto dello squalificato Morrone, davanti il solo Amauri supportato da Giovinco.

PARTITA – La squadra di Reja tiene il pallino del gioco sin dai primi minuti, la palla gira bene e gli ospiti non riescono a imbastire azioni offensive. Il vantaggio non tarda ad arrivare, corre il 23’ minuto quando un bello spunto di Zarate favorisce l’inserimento di Hernanes che riceve da Brocchi, stoppa con il petto, controlla ed esplode un destro secco dal limite dell’area che non lascia scampo a Mirante. Il Parma è costretto a reagire, molto lentamente il piano di Colomba comincia a prendere corpo soprattutto con i continui inserimenti di Angelo. I gialloblu collezionano corner in serie, Giovinco su una ribattuta prova a beffare Muslera sul primo palo ma l’uruguayano è attento. Il duello di ripete qualche minuto dopo, i mediani laziali si dimenticano Giovinco che prende la mira calciando benissimo verso l’incrocio dei pali più lontano, straordinaria la risposta di Muslera con la mano di riporto. Succede poco altro, Parma che ha comunque alzato il proprio baricentro.

Nella ripresa non cambia la sostanza, partita povera di emozioni e squadre troppo impostate sulla tattica. Gli ospiti si affidano sempre all’estro un po’ alterno di Giovinco, i capitolini invece aspettano sempre e cercano di ripartire. Colomba inserisce Candreva per Angelo, Reja risponde con Gonzalez per Bresciano. L’uruguayano entra subito in partita, da un paio di sue escursioni nascono le azioni più pericolose della Lazio, Mirante rimane comunque inoperoso. Al 24’ grande occasione per il raddoppio laziale, Sculli riceve in area piccola da Gonzalez ma il suo diagonale finisce quasi in fallo laterale. La Lazio ha bisogno del raddoppio, Reja manda in campo Floccari per Zarate e il calabrese non tradisce al 33’; lancio di sinistro di Lichtsteiner, Mirante non esce e Floccari ha il tempo di stoppare ottimamente e insaccare sul primo palo l’importantissimo goal del 2-0. Il Parma non c’è più, Hernanes sfiora la doppietta personale pochi attimi prima del triplice fischio di Mazzoleni.

CHIAVE – La parata di Muslera su Giovinco consente ai propri compagni di mantenere il vantaggio e proseguire con il proprio gioco di palleggio e attesa. Il suo gesto tecnico è tanto straordinario quanto fondamentale.

CHICCA – Solitamente negli stadi italiani il classico minuto di silenzio non è mai rispettato dalla totalità dei presenti ma, davanti al ricordo di Bob Lovati, l’Olimpico erge un muro di rispetto e affetto nei confronti di un totem di lazialità e correttezza. Un silenzio da pelle d’oca…

MOVIOLA – Mazzoleni non vede una manata da rosso di Angelo su Zarate ma ammonisce al primo fallo Stendardo. Mancano diversi gialli nel corso dei novanta minuti.

TATTICA – Biancocelesti con il 4-3-1-2, Brocchi, Ledesma e Bresciano a coprire la difesa, Sculli e Zarate larghi per favorire gli inserimenti di Hernanes. Ripresa con Gonzalez in campo e l’abituale 4-2-3-1. Ducali con il 4-4-2 classico, molti crossatori puri sulle fasce alla ricerca della testa di Amauri. Nel secondo tempo Candreva per Angelo, modulo 4-3-2-1 e maggiore ricerca del gioco palla a terra.

PROMOSSI&BOCCIATI – L’omaggio dedicato a Bob Lovati è di gran lunga la cosa più bella della giornata, a seguire la prestazione dei “samba boys” Hernanes e Dias. Decisivo Muslera, Sculli impreciso e Zarate ispirato solo a tratti. Nel Parma salviamo il solo Giovinco che ci prova non appena può, dietro pensano più a litigare che a difendere. Inesistente Amauri, irritante Dzemaili.

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