martedì 5 aprile 2011

REJA contro lo scandaloso arbitraggio di BANTI!


E' una Lazio davvero imbelvita quella che torna a Roma con zero punti pur avendo segnato ben tre reti al San Paolo contro il Napoli. Numerose le recriminazioni in casa biancoceleste per le decisioni ritenute clamorosamente errate dell'arbitro Banti, in primis il goal non concesso sul tiro di Brocchi che aveva nettamente varcato la linea di porta difesa da De Sanctis.

Se Claudio Lotito ha dato del 'tuffatore' a Cavani in occasione del rigore guadagnato, il presidente laziale ha allargato il discorso anche agli altri calci piazzati da cui sono nate le prime due reti azzurre, evidentemente accusando di antisportività e simulazione i giocatori partenopei: "La lealtà per noi è fondamentale, per altri è un optional".

E c'è un ulteriore episodio che ha fatto sbottare i biancocelesti - la classica ciliegina che avrebbe indirizzato il finale della partita - come spiega Edy Reja: "Il rigore del 3-3 mi è parso quanto meno generoso, ma quello che non capisco e non accetto è l'espulsione di Biava. Se fossimo rimasti in undici sicuramente non avremmo perso".

Sulla questione si pronunciano in maniera unanime le moviole dei quotidiani sportivi di oggi, dando ragione al tecnico goriziano. "Biava ingenuo, ma il rosso è troppo - scrive la 'Gazzetta dello Sport' - Banti sceglie la massima sanzione perchè Cavani è a un metro dal portiere, più avanti del dischetto, ma vicino a loro c'è Garrido. Poteva essere anche giallo".

Ancora più netto il 'Corriere dello Sport': "L'espulsione di Biava è fuori luogo, ed ha costretto la Lazio a giocare con l'uomo in meno sul 3-3. Non si può parlare di chiara occasione da goal, infatti, se l'attaccante non ha il possesso del pallone e Cavani è in caduta quando il pallone stesso è a metà strada fra lui e Cannavaro. E' un'interpretazione errata...".

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