venerdì 12 agosto 2011

LAZIO-R.SOCIEDAD 2-0


La Lazio ci mette la testa e nella serata della presentazione ufficiale abbatte una Real Sociedad venuta a Roma per fare bella figura. Letali le zuccate di Djibril Cissé e Giuseppe Sculli, abili a sfruttare le amnesie difensive dei baschi. Gioco ancora da rivedere, meglio la regia di Matuzalem e più consistente l’attacco con Rocchi e Cissé rispetto Zarate e Kozak. Un buon risultato per il morale, squadra da rivalutare con i rientri dei vari nazionali.

FORMAZIONI – Pesanti assenze da ambo le parti, Reja deve rinunciare ai nazionali Klose, Cana, Lulic e Radu, oltre agli infortunati Konko e Stankevicius e al campione sudamericano Gonzalez. In campo i terzini di riserva Scaloni e Garrido, Rocchi è il vice Klose. Non se la passa meglio Philippe Montanier, privo delle “stelle” Griezmann e Joseba Llorente, oltre al portiere del Cile Claudio Bravo. Spazio quindi ai giovani nella squadra basca, quindicesima nell’ultima Liga e orfana di Raul Tamudo svincolatosi a fine contratto.

PARTITA – Tre minuti sull’orologio dell’arbitro Banti, calcio d’angolo di Ledesma che pesca Cissé sul primo palo, stacco imperioso in mezzo ai due centrali e Lazio in vantaggio per la gioia del francese che si esibisce in una serie di capriole. La partenza in quarta dei biancocelesti è però ingannevole, la squadra perde ritmo e geometrie con il passare dei minuti e finisce per inghiottire il profeta Hernanes tra la rete di lanci lunghi e cambi di gioco. I baschi stanno a guardare, soffrono le ripartenze dei capitolini che sfiorano il goal con capitan Rocchi che prima di testa e poi con un diagonale insidioso non riesce a raddoppiare il bottino. Cissé largo non convince, Rocchi invece si muove bene da centravanti. Spagnoli vicino al pareggio nella seconda parte di tempo, un erroraccio di Ledesma innesca la ripartenza del talentuoso Xabi Prieto ma, sulla palla in profondità per Agirretxe, Marchetti compie un autentico prodigio in uscita bassa. Finisce la prima frazione, Lazio poco spumeggiante ma meritatamente in vantaggio.

Girandola di cambi nella ripresa, gioco che si spezzetta in maniera indolente e occasioni da goal praticamente nulle. Un paio di spunti di Zarate, volitivo ma decisamente poco efficace. La partita si riaccende intorno al trentesimo, Matuzalem sale in cattedra con la propria tecnica superiore e innesca alcune ripartenze interessanti. Il brasiliano, al 36’, scambia corto e riceve palla sull’out mancino, cross col contagiri e stacco imperioso di Giuseppe Sculli per il definitivo 2-0. Nel finale contropiede Real con Ifran, eccellente chiusura di Zauri che sventa un goal praticamente già fatto. Finisce il match all’Olimpico, Lazio poco spumeggiante ma tremendamente efficace contro un avversario comunque di discreto livello.

CHIAVE – La pochezza nel gioco aereo dei baschi facilita i compiti alla squadra biancoceleste che affonda gli avversari con due impetuose stoccate di testa.

CHICCA – La presentazione, ma di Cissé: tre minuti e la prima gioia davanti ai suoi tifosi, un tempismo da guinness.

MOVIOLA – Giusti i cartellini gialli, Sculli non commette fallo in occasione del raddoppio.

TATTICA – 4-2-3-1 per Edy Reja, Rocchi centravanti e Cissé defilato sulla destra ma pronto a cambiarsi di posizione con il bomber veneziano. Modulo elastico che si trasforma in 4-3-1-2 quando Mauri scala e Cissé avanza. Stesso modulo per i baschi, con Xabi Prieto molto avanzato a supporto dell’unica punta Agirretxe. Nella ripresa cambiano gli interpreti ma non la sostanza, moduli invariati.

PROMOSSI&BOCCIATI – Lazio in versione “samba” con Dias e Matuzalem sugli scudi, bene Biava e Zauri. Da rivedere un avulso e nervoso Hernanes, Zarate pasticcia oltremisura, Kozak totalmente fuori condizione. Nei baschi bene Ilarramendi e Xabi Prieto, giocatori tecnici, non male Estrada. Non pervenuti Agirretxe e Joseba Llorente.

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