giovedì 27 ottobre 2011

Dalla germania: "Klose è il nostro eroe in Italia"


Ancora lui, sempre lui. Miroslav Klose, il suo nome è una sinfonia dolcissima per i tifosi della Lazio. Il suo nome che sta diventando una costante sul tabellino dei marcatori e un incubo per le difese avversarie. Ieri ha infilato anche la porta del Catania, è stato il suo quinto gol in otto partite di campionato. Il settimo in stagione. Al 17’ del primo tempo ha sfidato anche un intervento scomposto di Bellusci pur di segnare e regalare alla sua Lazio il vantaggio. Ha ritrovato una forma smagliante, sembra tornato il Klose dei mondiali, quello che con la maglie del Werder e del Bayern (nei primi due anni) segnava a raffica e faceva esultare i tifosi di Germania. La preparazione effettuata in Italia e la fiducia che gli è stata data a Roma sono un carburante eccezionale che vanno ad alimentare un motore costituito da classe, umiltà, acume tattico e senso del gol. Il numero 25 biancoceleste sta confermando di essere uno dei calciatori più forti in circolazione, lo confermano i numeri e lo attestano i fatti. In Germania ad ogni gol scatta la celebrazione, escono fuori aneddoti, come se non averlo più in Bundesliga, avesse aumentato l’amore per questo fenomeno. La Bild oggi parla di “nostro eroe in Italia”, riportando poi i commenti entusiasti dei giornali nostrani e conclude poi con “Klose è un leader, è diventato un idolo dei tifosi della Lazio”. Miro “mito” Klose, sta scalando la classifica cannonieri e sta facendo volare i biancocelesti. Ha preso posto nel cuore dei tifosi che lo amano e ne hanno fatto un idolo. Il gol nel derby, siglato a diciassette secondi dal termine, è stato la definitiva consacrazione di questo campione nella sua avventura romana. Sta salendo nel pantheon dei grandi bomber della storia laziale. C’è chi lo paragona a Chinaglia, chi a Vieri, chi a Giordano, chi addirittura a Piola. I paragoni, in realtà, sono poco calzanti. Klose è un giocatore estremamente moderno. Puntuale quando c’è da buttarla dentro, mai assente quando si deve difendere o aiutare un compagno. E’ il prototipo di attaccante che tutti vorrebbero avere. E’ arrivato alla Lazio con la voglia di non perdere il treno dell’Europeo, su quel treno salirà senza problemi. Ma Miro ha fatto molto di più: in due mesi ha conquistato un popolo intero.

Nessun commento: