martedì 8 novembre 2011

ZARATE: "L'addio alla Lazio?..Colpa di Reja"


Mauro Zarate e l'Inter, una storia promettente, ma che deve ancora decollare. L'attaccante argentino, intervistato dal quotidiano Olè, ha raccontato le sue impressioni sulla nuova avventura nerazzurra: "Milano è una bella città, sono molto contento. I tifosi mi salutano per strada anche se aspettiamo di cominciare una striscia di vittorie che ci avvicini alla testa della classifica".

In estate molto ha fatto discutere quella clausola-assist inserita nel suo contratto. Una clausola rivelatasi utile, stando alle sue parole: "A me piace dribblare e fare la differenza con la palla fra i piedi. Mi costa un po' passarla ma mi è sembrato intelligente quello che hanno fatto i dirigenti, ora ho più voglia di passare la palla".

Non è mancato il tema del passato biancoceleste nella conversazione. "La stampa romana è più a favore della Roma e tratta sempre male i giocatori della Lazio", è il suo j'accuse. A Roma, dice, "non ho mai avuto problemi, posso essermi arrabbiato per qualche esclusione ma succede a tutti. In realtà, l'unico con cui ho avuto dei problemi è stato Reja: dissi chiaramente al presidente che non volevo essere allenato da lui".

Idee chiarissime, poi, sul tema Nazionale. Zarate, in possesso del passaporto italiano, potrebbe anche essere convocato da Prandelli. "Sogno una chiamata in nazionale, spero di far bene all'Inter ed essere convocato. Se mi convocasse Prandelli? Direi di no, non potrei mai giocare per un altro Paese, nemmeno ci penso. Sono argentino e il mio sogno è difendere i colori del mio Paese, che sia chiaro".

Anche sul futuro, il programma è ben delineato: "Tra quattro anni voglio tornare a giocare per il Velez, gratis. Sarà il mio modo di restituire al club tutto quello che ha fatto per me e per la mia famiglia".

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