domenica 8 gennaio 2012

SIENA-LAZIO 4-0


All’Artemio Franchi di Siena, i padroni di casa surclassano una spenta Lazio infliggendole ben quattro sberle. Apre le marcature al 10’ Destro, raddoppia Calaiò al 34’ su rigore. Allo scadere del primo tempo, una rocambolesca azione porta un secondo rigore per i padroni di casa (ancora trasformato da Calaiò) e l’espulsione di Bizzarri. All’80’ Destro fa poker, per la Lazio è un brutto risveglio dalla sosta natalizia

FORMAZIONI – Classico 4-4-2 di tipo sacchiano per il Siena di Sannino: tra i pali Pegolo al posto di Brkic (infortunato), in difesa Angelo, Rossettini, Terzi e Del Grosso; manca Vergassola a centrocampo: al suo posto Gazzi al fianco di Bolzoni. Sugli esterni Grossi e Brienza preferiti a Mannini e Reginaldo. In attacco la coppia Calaiò-Destro.

Stesso modulo anche per la Lazio causa l’assenza di Hernanes (parte dalla panchina): Sculli e Lulic esterni a supporto di Klose e Cissé, mediana spazio a Cana e in difesa c’è Stankevicius al posto dell’altro indisponibile Konko. Dirige l’incontro il signor Andrea Gervasoni della sezione di Mantova.

PARTITA – In un mercato in continua evoluzione, ritorna la Serie A con il primo match del 2012: al Franchi di Siena scendono in campo una Lazio in cerca dei primi tre punti del nuovo anno solare anche per continuare a volare in una classifica, la quale li vede attualmente al quarto posto, e il Siena in piena zona rossa assetato di vittorie. D’altronde i toscani non vincono in campionato dal 30 ottobre 2011 quando si imposero 4-1 sul Chievo, da allora 2 pareggi e 5 sconfitte.

La Lazio è una delle due squadre dell’attuale campionato, assieme alla Juventus, a non aver mai perduto in trasferta: sarà abbattuto il muro? L’avvio è soft, le squadre si muovono più che altro per studiarsi, il primo sussulto è degli ospiti con Klose che si rende subito pericoloso, non da impensierire più di tanto Pegolo. Risponde il Siena con una bella iniziativa di Destro, la sfera non riesce tuttavia a bucare la rete.

All’8’ di gioco tutti in piedi per l’effetto ottico plasmato dal tiro di Gazzi che sfiora il goal, ingannando sia il pubblico sia Marchetti: certamente è il Siena a cominciare col passo giusto e due minuti più tardi l’impulso iniziale è premiato dalla rete di Mattia Destro, il quale entra in area e con accurata chirurgia trafigge Bizzarri. Quello dei padroni di casa è un ottimo avvio, male il reparto difensivo biancoceleste, è forse un goal che sa di batosta e reagire non è mai stato così difficile, perché la Lazio fatica terribilmente a costruire il gioco contro un Siena ben schierato in campo.

Rendersi pericolosa dopo ben 27’ non è accettabile per una squadra in piena lotta Scudetto e questo Reja lo sa bene. Difatti i suoi cominciano a svegliarsi e Sculli al 32’ sfiora la rete del pareggio; due minuti dopo un sandwich Scaloni-Stankevicius abbattono Brienza ed è calcio di rigore. Calaiò non sbaglia ed è 2-0: la Lazio è mentalmente assente.

Quando prova a reagire ci pensa il Siena a non concedere spazi, il colpo accusato dagli ospiti è intenso, duro da assorbire in fretta. Succede di tutto nei due minuti di recupero: Destro proiettato in porta è atterrato da Bizzarri ma l’azione prosegue per la regola del vantaggio, il pallone si ferma sul palo, lo stesso Destro insacca, Gervasoni inizialmente indica il centrocampo, poi ferma tutto e concede un altro rigore al Siena, espellendo Bizzarri. Decisione stranissima.

Fuori Scaloni, dentro Carrizo per sostituire il suo collega, Calaiò non cambia angolo, Carrizo non ci arriva di un soffio. Termina così un primo tempo incredibile, con la Lazio sotto addirittura 3-0 e in 10 uomini.

Si riparte con un altro cambio nelle fila biancocelesti: fuori uno spento Cana, dentro Gonzalez. E’ dura rimontare, il Siena ha dimostrato di essere all’altezza della situazione e l’uomo in più è un vantaggio non solo nei numeri. Nonostante ciò, non è poi così evidente l’inferiorità numerica: la reazione d’orgoglio è rabbiosa, ma a mancare sono le azioni clamorose.

E i ritmi sono medio-alti, ovviamente i senesi non abbassano la guardia dato l’arrembaggio laziale roboante prima, mesto poi con lo scorrere del tempo. Sembra aver alzato bandiera bianca la Lazio: al 64’ Klose arriva al limite dell'area bianconera ma poi è costretto a fermarsi perché non c'è movimento da parte dei compagni.

E’ lo specchio del match. Dal 67’ è calma piatta, anche perché gli uomini di Reja, abbandonati al loro destino, non hanno più la forza di reagire, demoralizzati per una disfatta inaspettata. C’è tuttavia il tempo per Destro di esultare una seconda volta all’80’ grazie a un colpo di testa su cross morbido di Del Grosso e per la Lazio è davvero notte fonda, mentre i sostenitori ospiti lasciano anzitempo lo stadio.

Ma ormai l’incontro è terminato e Gervasoni può solo fischiare la fine: 4-0 finale, la Lazio comincia malissimo il 2012.

CHIAVE – Fallo, espulsione per Bizzarri, rigore trasformato da Calaiò. E’ l’attaccante senese a porre fine al match siglando la rete del 3-0, in quanto la Lazio ne esce fuori demoralizzata e con le ossa rotte nella ripresa.

CHICCA – Reja è ad un solo passo dal conquistare la vittoria n. 300 in campionati professionistici italiani. Le attuali 299 affermazioni, ottenute alla guida di Monselice, Pordenone, Gorizia, Treviso, Mestre, Varese, Pescara, Cosenza, Verona, Bologna, Lecce, Brescia, Torino, Vicenza, Catania, Cagliari, Napoli e Lazio, sono così suddivise: 73 in serie A, 146 in B, 45 in C1 e 35 in C2. La sua prima affermazione risale al 26 ottobre 1980: Cattolica-Monselice 0-1, in serie C2. La festa è però rimandata.

TATTICA – Fase di studio e pressing: il Siena imposta il gioco e attacca sulle fasce, mettendo in ginocchio gli ospiti costretti a cambiare atteggiamento tattico dopo l’espulsione di Bizzarri. La musica non cambia nella ripresa.

MOVIOLA – Al 34’ ottimo triangolo nello stretto Brienza-Calaiò, con Stankevicius che frana sul fantasista bianconero: Gervasoni non ha dubbi e indica il dischetto. Grave errore di Gervasoni nell’occasione del 3-0: il rigore non andava fischiato perché il pallone era ormai entrato in porta. Giusta però l’espulsione di Bizzarri.

Al 73’ saltano i nervi a Sculli che si fa ammonire in modo facinoroso. Nel complesso buona la conduzione dell’arbitro, favorito da una ripresa ormai segnata dal destino dell’intero incontro.

PROMOSSI&BOCCIATI – Tutti promossi in casa Siena per la straordinaria vittoria odierna, a cominciare dal direttore d’orchestra Sannino, che ha studiato attentamente il match ottenendo un risultato impensabile alla vigilia. Grande prova della coppia d’attacco Calaiò-Destro, autori entrambi di una doppietta; Gazzi entra lentamente in partita, ma una volta svegliatosi diventa il padrone della fascia sinistra.

In una Lazio spenta, ove l’unico a salvare la faccia è Klose, il primo ad essere bocciato è Cana, mai in partita e sostituito nell’intervallo. Sculli incombe in una serata no e Cissé diventa sempre più un caso. Inguardabili i 4 di difesa.

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