lunedì 6 febbraio 2012

GENOA-LAZIO 3-2


Una perla di Palacio in apertura (10') e una doppietta di Jankovic (25' e 46') consentono al Genoa di imporsi per 3-2 con l'onore laziale salvato da Ledesma (54'), dal dischetto, e da Gonzalez allo scadere. La supremazia dei rossoblù, che fra le mura amiche non riuscivano a battere i biancocelesti da 20 anni, non è mai parsa veramente in discussione. Gara piacevole ed intensa diretta in maniera assai approssimativa da Tagliavento che, al 78', ha espulso Diakitè per proteste.

FORMAZIONI – Costretto a fare a meno degli infortunati Bovo, Antonelli, Veloso, Rossi e Moretti, Marino sistema Frey in porta; Mesto, Granqvist, Kaladze e Constant in difesa; Jankovic, Kucka, Biondini e Sculli in mezzo, Gilardino e Palacio in attacco. Reja, che oltre a Radu e Dias deve rinunciare anche ad Hernanes bloccatosi durante il riscaldamento, schiera Marchetti fra i pali; Konko, Diakitè, Stankevicius, Garrido (che non venva impiegato dallo scorso 8 maggio) e Gonzalez, Ledesma, Matuzalem e Lulic in mezzo; Rocchi e Klose terminali offensivi.

PARTITA – Palacio scuote il match dopo 10' con un tacco vincente in acrobazia che non lascia scampo a Marchetti. Gli ospiti cercano subito il pari con Gonzalez che però vale solo un corner. Poco dopo Rocchi s'infortuna e viene rilevato dal neo-acquisto Candreva desideroso di mettesi in mostra. Il Genoa controlla e raddoppia un quarto d'ora più tardi con Jankovic, lesto ad approfittare di un liscio di Marchetti su cross di Sculli. Il serbo, in giornata di grazia, ci prova anche su punizione terminata sul fondo. Sul finire del tempo Frey viene chiamato in causa da Klose e Garrido per poi essere graziato da Lulic liberissimo di colpire di testa. Prima del the caldo Gilardino viene neutralizzato da Diakitè e Marchetti.

Occorrono solo 8 secondi di ripresa a Jankovic per siglare la propria doppietta, portando il risultato sul 3-0, preciso diagonale dopo una scivolata di Garrido ed essersi liberato di Stankevicious. Al 54' Ledesma, dal dischetto (fallo di Mesto su Lulic) sigla la rete della bandiera. Reja toglie il disorientato Garrido per il giovanissimo Rozzi classe 94' e poi anche l'acciaccato Stankevicius per l'ex-Biava. Dall'altra parte Marino sostituisce Sculli con l'esordiente argentino Belluschi che sfoggia subito grande personalità.

La sfida prosegue senza cali di ritmo. Kucka prova un rasoterra a fil di palo prima che Diakitè venga espulso per proteste. Gilardino potrebbe chiudere il sipario servendo Belluschi ma pecca d'egoismo e spara addosso al portiere dando inconsapevolmente al match ulteriori brividi quando, al 90', una distrazione difensiva consente a Klose di mettere Gonzalez in condizione di accorciare ulteriormente le distanze.

CHIAVE – Su un terreno reso ghiacciato dalla temperatura sottozero e da una sferzante tramontana, sono i rossoblù a fare la partita decisi a confermare le ottime impressioni offerte dall'avvento in panchina di Marino. La Lazio, giunta sotto la Lanterna in maniera avventurosa a causa del maltempo che ha colpito la capitale, soffre proponendosi solo a tratti e pagando disattenzioni difensive.

CHICCA – Sono appena passati 10' quando, su un calcio d'angolo dalla sinistra, Palacio si avventa sul pallone con la grazia di Baryshnikov inventandosi una deviazione di tacco d'antologia che imprime alla palla una traiettoria a scavalcare Marchetti per poi infilarsi nell'angolino più lontano. Roba da standing ovation!

TATTICA – Genoa in campo con il 4-4-2; Lazio più camaleontica il cui 4-4-2 iniziale dopo 16' muta in un 4-2-3-1 (con Klose unica punta) dopo l'ingresso di Candreva per Rocchi. Quando poi entra anche Rozzi Reja passa al 4-3-3.

MOVIOLA – L'internazionale Tagliavento di Terni comincia bene smarrendosi nella ripresa quando, mostrando un nervosismo ingiustificato, spezzetta eccessivamente il match con fischi non sempre corretti e interventi cervellotici utili solo ad innervosire calciatori e spettatori. Eccessivo anche l'utilizzo dei cartellini: 4 gialli per i padroni di casa e 2 per gli ospiti che si vedono mostrare anche un rosso.

PROMOSSI & BOCCIATI – La ciliegina sulla torta di compleanno Palacio se la mette da solo con una rete-capolavoro a coronamento dell'ennesima prestazione di altissimo livello; proprio come quella di Jankovic, in crescita e oggi autore di una doppietta. Mesto ha sulla coscienza l'episodio del rigore concesso alla Lazio per un ingenuo intervento su Lulic.

Klose si sbatte come può ma deve fare i conti con gli arcigni difensori genoani. Lulic fatica a trovare la posizione e la lucidità nelle giocate. Quando al 41' ha una ghiottissima occasione-goal la spreca in maniera clamorosa. Il merito principale è stato guadagnarsi il penalty e tentare di ritrovarsi nella ripresa.

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