venerdì 1 giugno 2012

La Lazio di Petkovic: tre difensori, tre attaccanti e Hernanes al centro del gioco

ROMA - La prima volta di Vladimir Petkovic. Il nuovo allenatore della Lazio. La firma su un biennale (650 mila euro a stagione) è arrivata ieri sera davanti a Claudio Lotito. Una formalità. Le questioni maggiorierano state già discusse nel blitz segreto a Roma del 15 maggio.

L’ufficialità arriverà probabilmente oggi, metà settimana prossima, invece, la presentazione. Assieme al bosniaco ci sarà l’amico Arno Rossini che gli farà da vice (negli anni ’90 era l’allenatore di Vlado al Bellinzona). Curriculum variegato, quello di Rossini: ticinese, 55 anni, allenatore (l’ultima volta a Locarno nel 2008), osservatore dello Young Boys, ma soprattutto il suo ultimo impiego, collaboratore scolastico (custode) alla Scuola cantonale di Commercio di Bellinzona. Di sicuro, quello di Rossini, sarà un bel salto: da semplici studenti a campioni del calibro di Hernanes e Klose. Lo staff sarà completato dal preparatore atletico, l’italiano Paolo Longoni e da un tecnologico, figlio di un noto agente Fifa.

Di sicuro per Vlado, quella di ieri, è stata una giornata fuori dall’ordinario. Arrivato nella capitale in mattinata, nel mistero più totale e soprattutto blindatissimo dalla società (perché, poi?), con attenzione a non farlo inquadrare dalle telecamere o fargli scattare foto. Alla fine è entrato e uscito da Formello da ingressi secondari. Petkovic insomma ha vissuto una giornata particolare ed emozionante.

È stato quasi tutto il giorno all’interno del centro sportivo a parlare con il ds Igli Tare, non tanto di contratto, ma soprattutto della Lazio che verrà. I giocatori già li conosce uno a uno, impazzisce per l’esplosività di Hernanes e la concretezza di Klose. E non vede l’ora di allenare calciatori come Ederson, Breno e Yilmaz. Conosce bene tutti e tre, ognuno di loro ha le caratteristiche giuste per il suo gioco: pressing costante, corsa e aggressività.

Vlado ha già in mente un piccolo zoccolo duro e soprattutto come giocherà la sua Lazio, alternando moduli come il 3-4-3 (sarà quello base), il 4-2-3-1 e il 3-4-1-2. Stravede Lorik Cana che, con Ledesma, farà coppia in mezzo al campo, con Lulic a sinistra e un altro dalle qualità simili a quelle del bosniaco. Ora c’è Konko, ma è probabile che arrivi un altro esterno. In avanti Hernanes a fare il trequartista con Klose e Yilmaz come punte. Nei movimenti il turco è più simile a uno come Cavani che al classico centravanti di sfondamento.

Il neo allenatore della Lazio ha preso subito possesso dell’ex ufficio di Reja e ha visitato per ore il centro sportivo. È rimasto impressionato dalle strutture interne, dalla palestra e dai campi, ma anche dalle strutture della comunicazione. Vlado è un allenatore tecnologico e ha già confessato che passerà ore e ore lì dentro per studiare tattiche, avversari e i suoi giocatori. L’era Petkovic è già cominciata.

Capitolo Olimpico. Ieri incontro Lotito-Pagnozzi al Coni. La società ha fatto una controproposta ma la firma è davvero a un passo. Forse già oggi.

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