domenica 21 ottobre 2012

LAZIO-MILAN 3-2




In attesa delle partite della domenica, l'anticipo serale consegna al campionato una Lazio che sembra non voler assolutamente perdere terreno nei confronti della Juventus e che castiga un Milan penalizzato anche dal modulo iniziale schierato da Allegri e dalle tardive sostituzioni, che incappa nell'ennesima sconfitta e dovrà adesso affrontare un'altra settimana di polemiche.

FORMAZIONI - Petkovic non si smentisce e ripropone anche in questa occasione il suo 4-1-4-1 con Klose come unica punta, con Candreva, Gonzalez, Hernanes e Mauri a supporto. Marchetti è però costretto al forfait dell'ultimo minuto per un sospetto stiramento, al suo posto a difendere la porta biancoceleste va Bizzarri.

Nuovo modulo per Allegri che schiera il Milan con un 4-2-3-1 che prevede l'avanzato Montolivo, Boateng e El Shaarawy alle spalle dell'ariete Pazzini. Tra i pali Amelia sostituisce l'infortunato Abbiati, Abate recupera in tempo e prende il suo posto sulla fascia destra, tra i convocati si rivede anche Pato che parte però dalla panchina.

PRIMO TEMPO - Stati d'animo e ambizioni diametralmente opposte quelle con cui Lazio e Milan scendono in campo nell'anticipo serale dell'ottava giornata: gli uomini di Petkovic vogliono continuare il loro inseguimento alla vetta della classifica e rosicchiare punti al Napoli sconfitto a Torino dalla Juventus, i rossoneri invece sperano in una vittoria per svoltare una stagione fin qui assolutamente deludente e riscattare la sconfitta nel derby di due settimane fa.

Pronti via e il Milan prova subito a prendere in mano il ritmo del gioco e a proporsi in avanti, anche se i primi 20 minuti sono soprattutto di studio e, a parte un calcio d'angolo da ambo le parti, non offrono grandi emozioni. Il match si infiamma però improvvisamente al 25' quando Hernanes dal limite dell'area lascia partire un tiro che Bonera, in un tentativo di contrasto, devia con la gamba in maniera decisiva, trasformando la conclusione del brasiliano in un pallonetto beffardo che si insacca alle spalle di un incolpevole Amelia.

Momento assolutamente nero per la squadra di Allegri, alla quale manca anche la buona sorte, ma che giá dopo un minuto ha una clamorosa occasione per il pari con El Shaarawy che, solo davanti a Bizzarri, lo salta e calcia in rete a botta sicura, ma Dias è monumentale nel salvataggio a pochi centimetri dalla linea di porta. Il Milan sembra accusare un po' il colpo ma prova ugualmente a portarsi in avanti, ma i troppi errori in fase di costruzione e la scarsa incisività in fase d'attacco, con Pazzini desolatamente abbandonato in area avversaria, non creano grandi affanni alla difesa biancoceleste.

Di contro, la Lazio mette in mostra una manovra fluida e bene organizzata e con Candreva al 41' trova, con un giorno d'anticipo, il 'goal della domenica': il centrocampista lascia partire un gran tiro dalla distanza con il pallone che si abbassa all'ultimo e sorprende un Amelia posizionato non benissimo. E' l'ultima occasione di un primo tempo che va in archivio senza recupero e che ha visto una bella Lazio, cinica e molto ben organizzata, di fronte ad un Milan assolutamente abulico e, El Shaarawy a parte, incapace di creare azioni pericolose.

SECONDO TEMPO - In avvio di secondo tempo le velleità di rimonta rossonere sembrano subire la mazzata decisiva quando la Lazio, dopo appena 4 minuti si porta sul 3-0 con Klose che, servito in piena area da un bel cross dalla destra di Candreva, di piatto al volo infila comodamente il pallone in rete, complice una difesa rossonera imbarazzante, in particolare Abate che, in ritardo, lascia il tedesco completamente solo e libero di colpire.

Allegri si gioca la carta della disperazione e inserisce Pato per Nocerino. E proprio l'ingresso del Papero sembra scuotere il Milan, che crea subito un paio di occasioni pericolose con Pazzini che di testa impegna Bizzarri, e poi accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio piazzato, con De Jong che in scivolata riesce ad intercettare il traversone di Emanuelson e mettere in rete per il 3-1.

La squadra di Petkovic ha subito una grande occasione per ristabilire le distanze ma prima Amelia è bravo su un tiro potente ma centrale di Hernanes e poi Gonzales sulla ribattuta manda sull'esterno della rete. Il Milan però sembra rigenerato dai cambi operati da Allegri e al 79' trova ancora la via della rete, stavolta con El Shaarawy che penetra in area dalla sinistra e fa partire un diagonale rasoterra che non lascia scampo a Bizzarri.

I rossoneri a questo punto si riversano in avanti per cercare un pari che avrebbe del clamoroso, Allegri manda in campo anche Bojan per Antonini, la Lazio si chiude nella propria area difendendosi coi denti e cercando di murare gli assalti alla disperata del Milan, che a parte qualche cross per Pazzini non riesce però a creare più nulla di pericoloso.

E così, dopo 4 minuti di recupero, Tagliavento manda tutti negli spogliatoi: finale in affanno per la Lazio che ha rischiato di buttare via tre punti che sino a metà ripresa sembravano in cassaforte, il Milan può sorridere per il rientro di Pato e la reazione d'orgoglio mostrata ma per il resto, sdoganando una facile battuta, 'c'è poco da stare allegri'.

CHIAVE - Fino a metà della seconda frazione di gioco la Lazio ha fatto il bello e il cattivo tempo, facendo girare molto bene il pallone e limitando senza apparente difficoltà le rare scorribande offensive rossonere. L'entrata di Emanuelson e soprattutto di Pato però fa saltare il banco: il brasiliano apre spazi invitanti per Pazzini ed El Shaarawy e crea scompiglio nella retroguardia biancoceleste, anche se nemmeno lui può raddrizzare del tutto un match che era già comunque decisamente compromesso.

MOVIOLA - Tagliavento e i suoi collaboratori controllano bene un match tutto sommato corretto e privo di episodi significativi dal punto di vista arbitrale, buona anche la gestione dei cartellini che evita che la partita diventi troppo nervosa, soprattutto nella parte finale.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Candreva. Corre per tutto l'out di sinistra e segna una rete fantastica con una conclusione dalla distanza e parabola a scendere.

IL PEGGIORE - Boateng. Ennesima prestazione negativa del ghanese che non riesce proprio a trovare le misure nella tattica di Allegri. Viene sostituito dopo 45 minuti di buio totale.

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