giovedì 25 ottobre 2012

PANATHINAIKOS-LAZIO 1-1


La Lazio pareggia ad Atene contro il Panathinaikos 1-1 ed è un risultato che lascia l'amaro in bocca. Apre i conti l'incredibile autorete di Seitaridis al 25': fatale il retropassaggio del difensore, con il portiere fuori posizione. Pareggio di Toche allo scadere, con gli uomini di Petkovic che calano vistosamente dal punto di vista fisico nel finale.

FORMAZIONI - Petkovic schiera il solito 4-5-1 con Bizzarri al posto di Marchetti tra i pali, difesa composta da Konko, Ciani, Dias e Cavanda. Il folto centrocampo è confermato con i titolarissimi di sempre: Ledesma regista davanti la difesa, con Hernanes e Gonzalez a supporto. Le fasce sono occupate da Candreva e Mauri, con Floccari che prende il posto di Klose nel ruolo di unica punta.

Ferreira schiera i suoi con un 4-3-3. In porta Karnezis, la linea dei difensori è composta da Seitaridis, Pinto, Velazquez e Spyropoulus. Centrocampo dalla buona tecnica formato dallo spagnolo Vitolo, dal portoghese Zeca e dal baby Fourlanos. Il tridente offensivo è formato dal giovanissimo ivoriano Sissoko, dall'uruguaiano Bruno Fornaroli e da Christodoulopoulos.

PRIMO TEMPO - Primo tempo avaro di emozioni ad Atente. Parte bene la Lazio che tenta subito di mettere sotto pressione la difesa avversaria con conclusioni dalla distanza. Particolarmente ispirato Candreva che scalda subito i guantoni di Karnezis dopo appena due minuti, ma è bravo il portiere greco a farsi trovare pronto. Al minuto 18 arriva la grande occasione per gli uomini di Petkovic, con Dias che stacca benissimo in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo e centra in pieno il palo.

A questo punto il Panathinaikos tenta timidamente di reagire, ma riesce a rendersi pericoloso soltanto con un bel tiro a giro di Sissoko, ben respinto dallo stesso Dias sulla linea. Al 25' di gioco arriva l'episodio che ha del clamoroso: Seitaridis effettua uno sciagurato retropassaggio al proprio portiere, senza accorgersi che Karnezis è totalmente fuori posizione e la palla si insacca per il più incredibile degli autogoal. I padroni di casa non accennano a reagire e la partita si avvia all'intervallo senza troppe emozioni.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa Petkovic inserisce Zarate al posto di Mauri, per dare più imprevedibilità alla manovra offensiva. L'argentino si rende subito pericoloso in un paio di occasioni e la Lazio ricomincia il match tenendo il pallino del gioco. Al 52' la Lazio va vicina al raddoppio con Floccari che si vede respingere un bel colpo di testa in area di rigore, su bel cross di Konko. La partita procede con ritmi molto bassi e la sensazione sembra essere di totale controllo per i biancocelesti, ma ad un quarto d'ora dalla fine i padroni di casa si scuotono e producono due pericolose palle goal, con due conclusioni da fuori finite a fil di palo.

Particolarmente pericoloso risulta il neo entrato Quincy, che mette in difficoltà l'intera retroguardia laziale. A dieci minuti dalla fine Bizzarri deve intervenire miracolosamente in uscita rasoterra su Toche, ben imbeccato dallo stesso Quincy. Nel finale la Lazio cala fisicamente e trema in più di una occasione. La rete dei padroni di casa è nell'aria, fino al 90' quando Toche approfitta di una mischia su calcio d'angolo e beffa Bizzarri, per agguantare un pareggio che sembrava insperato. Nei minuti di recupero l'Aquila prova a reagire con le ultime forze della disperazione, ma ormai è troppo tardi e la partita finisce sul risultato di 1-1.

LA CHIAVE - L'incredibile autorete di Seitaridis sembrava aver spianato la strada ai biancocelesti, ma l'evidente calo fisico che gli uomini di Petkovic patiscono nel finale di gara risulta decisivo, fino al pari in extremis di Toche.

MOVIOLA - Partita molto corretta e dai ritmi molto blandi, che favoriscono nettamente l'operato dell'arbitro. Nessun episodio rilevante da analizzare, il direttore di gara gestisce bene i singoli falli e le sanzioni nel complesso.

Dalle Pagelle:

IL MIGLIORE - Cristian Ledesma. Partita stupenda dell metronomo biancoceleste: abbina quantità e qualità con un'efficacia unica, aggiunge alla sua prestazione anche inserimenti senza palla e tiri dalla distanza. Ottimo anche in fase di interdizione.

IL PEGGIORE - Giourkas Seitaridis. La clamorosa disattenzione in occasione dell'autogoal è tanto assurda quanto pesante. Da quel momento non si riprende più.

Nessun commento: