domenica 11 novembre 2012

LAZIO-PEPERONES 3-2...Roma è nostra!


Partita fantastica all’Olimpico e trionfo dei biancocelesti: la Lazio fa suo il Derby della Capitale avendo la meglio sull’undici di Zeman. L’inizio è segnato dal black out allo stadio che fa sospendere l’incontro per 3’, poi è calcio giocato con il vantaggio di Lamela, il pareggio di Candreva e il sorpasso biancoceleste con Klose e Mauri. Nella ripresa ci pensa Pjanic ad accorciare le distanze. De Rossi sfodera un pugno ai danni di Mauri nel finale di primo tempo a gioco fermo, inevitabile il rosso diretto. Lascerà anzitempo anche il capitano biancoceleste per somma d’ammonizione.

FORMAZIONI – Petkovic non sorprende e nel classico 4-5-1 biancoceleste schiera la miglior formazione possibile, con i soli Cavanda ed Ederson indisponibili; confermata la coppia Biava-Dias in difesa, così come il centrocampo tutto tecnico con Ledesma in regia, Hernanes, Candreva e Mauri liberi di inventare dietro alla punta Klose.

Zeman ritrova De Rossi dopo il forfait contro il Palermo e lo schiera in cabina di regia. Il greco Tachtsidis, infatti, va in panchina lasciando spazio nell’undici titolare a Bradley. Nel tradizionale 4-3-3, Burdisso vince il ballottaggio con Castan per un posto al centro della difesa, mentre è confermatissimo il tridente Lamela-Osvaldo-Totti. Indisponibili soltanto lo squalificato Destro e gli infortunati Stekelenburg e Lobont. Dirige l’incontro il signor Rocchi di Firenze.

PRIMO TEMPO – 137° derby capitolino di campionato. Lazio e Roma vanno a caccia di un prestigioso successo nella partita dell’anno nella Capitale per restare in corsa per il 3° posto. A Roma la giornata è uggiosa, piove a tratti, terreno appesantito. Prima del fischio d’inizio, giro di campo per il fratello di Gabriele Sandri, che ha deposto un mazzo di fiori vicino alla Curva Nord. Applausi da tutto lo stadio, bel momento di condivisione di un lutto che fa ancora male a tutti i tifosi di calcio. Inoltre tutti i calciatori sono scesi con la maglia Gabriele 81.

Neanche 5’ di gioco e Rocchi sospende momentaneamente la partita perché si sono spenti i riflettori all’Olimpico e la visibilità non è delle migliori, dopo un po’ il match riprende con i tifosi intanto la mettono sul ridere: accesi gli accendini in gran parte dello stadio. Il derby di Roma è anche questo. Al 10’ si sblocca il match: corner dalla destra di Totti, Lamela si butta di testa e insacca, ma ci sono le proteste della Lazio per un blocco di Burdisso su André Dias. La Roma si salva più volte col passare dei minuti mentre le condizioni meteorologiche compromettono fortemente la visibilità tant’è che in tribuna non si vede più nulla.

Scorrono i minuti e l’undici di Zeman è tutto schiacciato dietro, la Lazio si spinge in avanti ma in queste condizioni fatica a gestire il pallone; Hernanes e Klose costituiscono più che un pericolo per Goicoechea, salvato anche dal fuorigioco. I biancocelesti prendono le misure fin quando non arriva il goal del pareggio firmato Candreva che al 35’ fa partire un missile dal suo destro su punizione, Goicoechea ci va con i pugni e commette la papera del secolo spedendo il pallone in rete.

La partita è viva, la Lazio è ora galvanizzata e i giallorossi provano a spingere nuovamente, ma la partita sembra essere cambiata. Klose mette tutti d’accordo al 42’ portando i suoi in vantaggio in contropiede su assist di Hernanes che dapprima salta Lamela; Balzaretti non chiude sul tedesco, Goicoechea questa volta non può nulla. Le cose si complicano per Zeman allo scadere del primo tempo, quando De Rossi sfodera un pugno in faccia a Mauri a palla ferma sugli sviluppi di una punizione di Totti dalla sinistra: rosso inevitabile, Roma in dieci, partita ad altissima tensione quando arriva il duplice fischio di Rocchi.

SECONDO TEMPO – Zeman opta per un cambio nell’intervallo: fuori Lamela, dentro Tachtsidis. Al 47’ Piris mette al centro di testa e serve al limite dell’area il capitano della Lazio Mauri, palla sul destro ed è goal. Terzo errore pesantissimo della difesa giallorossa, giocatori decisamente impresentabili per la Serie A; partita quasi chiusa, adesso c’è solo la Lazio in campo. Roma che non riesce più a tenere il pallone.

Con un uomo in meno e due goal da recuperare per la Roma ora appare quasi impossibile evitare la sconfitta: Lazio nettamente padrona del campo, giallorossi senza sbocchi di gioco e ciò favorisce ancor di più la Lazio che non ha difficoltà a controllare la situazione. Sono numerose le conclusioni ambo le parti le quali mantengono un certo stato di vivacità alla partita nonostante il risultato non cambi, Goicoechea prova a non commettere più errori e sembra riuscirci, Osvaldo sciupa clamorosamente un goal già fatto al 66’, la Roma ci prova anche da lontano, i biancocelesti partono in contropiede.

Intanto, tra le varie sostituzioni, esce Hernanes ed è standing ovation per il fantasista brasiliano; al suo posto entra Brocchi, mentre in casa giallorossa Zeman richiama Totti in panchina e butta nella mischia Pjanic. Servirà? Sembra di sì, perché nel giro di un minuto Mauri si fa espellere per somma d’ammonizione e proprio Pjanic, esattamente all’85’, riapre le ostilità grazie a una gran botta su punizione da 45 metri, complice una clamorosa dormita di Marchetti. Nel finale Osvaldo ha l’opportunità di regolare i conti, ma questo pareggio non s’ha da fare e la Lazio vola.

LA CHIAVE – Lazio determinata e pragmatica, Roma che, come di consueto, si è fatta rimontare dopo essere subito andata in vantaggio. I biancocelesti prendono il sopravvento del gioco e schiacciano gli avversari nella loro metà campo nei primi 45’ conquistando il match, nonostante i brividi nel finale scaturiti dal goal del 3-2 all’85’.

MOVIOLA – Il primo ammonito del derby è Klose al 18’ che si aiuta con il braccio in un contrasto con De Rossi; al 25’ tocca a Bradley per un fallo tattico su Hernanes che si stava lanciando in contropiede dopo il corner per la Roma. 8’ più tardi viene ammonito Burdisso: fallo su Klose che stava scappando via in contropiede. Allo scadere arriva l’ammonizione stupida di Candreva per una tacchettata dura su Osvaldo, poi l’ancor più stupida espulsione di De Rossi. All’84’ Mauri viene espulso per somma d’ammonizione complice un fallo di mano a centrocampo: in precedenza era stato ammonito per un fallo tattico di Bradley.

Dalle Pagelle

IL MIGLIORE - Klose. Se Hernanes è il re del centrocampo lui è il re dell'attacco: onnipresente su tutti i palloni, encomiabile.

IL PEGGIORE - De Rossi. Lascia i suoi in 10 a un minuto dalla fine del primo tempo per una grave ingenuità. Se la Roma ha perso, gran parte delle colpe sono anche le sue.

Nessun commento: