venerdì 15 febbraio 2013

B. MONCHENGLADBACH- LAZIO 3-3



Finisce sul rocambolesco risultato di 3-3 il match tra Borussia Moenchengladbach e Lazio. Bella prestazione dei ragazzi di Petkovic, che vanno in svantaggio nel primo tempo e ribaltano il risultato nel secondo. L'arbitro fischia ben tre rigori per i padroni di casa, che vanno in vantaggio a pochi minuti dal termine. Ma in pieno recupero uno scatenato Kozak regala un pareggio che vale oro.

FORMAZIONI - Formazione solida ed equilibrata quella schierata dallo svizzero Favre: nel 4-4-2 i due centrali a protezione del giovane Ter Stegen sono l'olandese Brouwers e lo spagnolo Alvaro Dominguez, con due terzini molto
fisici come Stranzl e Wendt. A centrocampo gli esterni alti sono il turco Cigerci ed il venezuelano Arango, a supporto dei due mediani Nordtveit e Jantschke. Davanti la coppia è composta da Herrmann e Luuk de Jong.

La Lazio risponde con il classico 4-1-4-1. Petkovic sceglie la coppia difensiva Dias-Biava, con Konko e Radu sugli esterni. A centrocampo Lulic agisce da esterno destro, con Gonzalez spostato a sinistra e Candreva nel ruolo di mezz'ala destra. Hernanes e Ledesma completano la folta mediana. Davanti l'unica punta è Sergio Floccari.

PRIMO TEMPO - Nel gelo del Borussia Park il Gladbach affronta la Lazio con una cornice di pubblico da brividi. La partita comincia su ritmi non troppo elevati, con i padroni di casa che lasciano a sorpresa l'iniziativa agli uomini di Petkovic, aspettando nella propria metà campo con baricentro molto basso. Le due squadre si studiano e si rendono pericolose soltanto con conclusioni dalla distanza: da una parte è un ispiratissimo Arango a tentare fortuna da fuori area, dall'altra risponde Candreva. Ma al 16' arriva l'episodio che sblocca il match: contropiede fulmineo dei ragazzi di Favre, Herrmann entra in area e viene steso ingenuamente da Dias. Dal dischetto l'esperto Stranzl sceglie la soluzione potente e porta in vantaggio i suoi.

A questo punto il Borussia sembra prendere in mano il controllo della gara, con la Lazio che sbanda sulle veloci ripartenze degli attaccanti avversari. I biancocelesti provano comunque a reagire sfruttando i calci piazzati per penetrare nella folta difesa tedesca: ci provano prima Candreva e poi Hernanes, che creano non pochi pericoli alla porta di Ter Stegen. Ma in contropiede il 'Gladbach sfiora il raddoppio con De Jong, che sovrasta Konko di testa e sfiora il palo. Nel finale Floccari fa tremare i tifosi di casa con un gran colpo di testa su cross di Lulic ed è necessario uno strepitoso intervento del portiere tedesco per sventare il pareggio. Il match rimane comunque apertissimo e molto divertente, con continui ribaltamenti di fronte, ma sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio a quattro minuti dalla fine, quando Arango disegna una perfetta traiettoria su punizione e colpisce in pieno il palo.

SECONDO TEMPO - Nell'intervallo Petkovic gioca la carta Kozak al posto di Ledesma, per dare maggiore fisicità all'attacco nel tentativo di scardinare l'organizzatissima retroguardia tedesca. Il cambio tattico produce subito i suoi effetti e la Lazio preme sull'acceleratore con maggiore convinzione, costringendo i padroni di casa a ripiegare nella propria area di rigore. Al 57' arriva finalmente il pareggio con il solito Floccari, che non fa rimpiangere assolutamente l'assenza di Klose: stupendo cross dalla destra di Candreva e zampata al volo di destro del centravanti calabrese, che riporta in equilibrio la partita. Passano soltanto nove minuti e la squadra capitolina colpisce ancora: sempre dalle fasce arriva un bel cross di Lulic, il neo entrato Kozak anticipa tutti e batte ancora Ter Stegen, completando un uno-due terribile.

A questo punto la Lazio prova a controllare la partita, ma dopo soli quattro minuti arriva un'altra doccia fredda: Dias trattiene vistosamente Browuers in area e per l'arbitro è ancora penalty, con il difensore brasiliano che prende il secondo giallo e conclude anzitempo una serata da incubo. Ma questa volta Marchetti ipnotizza Stranzl e para con un gran tuffo, mantenendo in vantaggio la Lazio. Nell'azione successiva è lo stesso Stranzl che va vicino alla rete centrando in pieno il palo da ottima posizione. Nei minuti seguenti Petkovic inserisce Cana al posti di Candreva per dare più copertura davanti la difesa, mentre Favre getta nella mischia Marx, Xhaka e Hanke per un Borussia a trazione anteriore.

Questa sera però la difesa della Lazio è fin troppo fallosa ed arriva anche il terzo rigore per il Borussia: evidente trattenuta in area di Cana e per l'arbitro si va ancora dagli undici metri, dove Marx sigilla il risultato sul 2-2 battendo Marchetti. A due minuti dalla fine arriva anche la doccia fredda per la Lazio, con la perfetta esecuzione di Arango su punizione che batte Marchetti e porta in vantaggio i suoi. Ma quando tutto sembra già deciso, arriva a sorpresa il 3-3 finale di uno scatenato Libor Kozak, che insacca di testa su assist di Hernanes, regalando un risultato tanto emozionante quanto positivo per gli ospiti.

LA CHIAVE - L'inserimento di Kozak nell'intervallo produce sicuramente effetti positivi per la Lazio, che ribalta in pochi minuti il risultato con maggiore fisicità in attacco. La serata negativa e troppo fallosa dei difensori biancocelesti (Dias su tutti) condiziona la bella prestazione degli attaccanti di Petkovic.

MOVIOLA - Serata ricca di episodi per l'arbitro che fischia ben tre rigori in favore della squadra di casa. Netto il primo fallo di Dias nel primo tempo, che entra ingenuamente in ritardo su Herrmann, con relativa ammonizione. Nella ripresa sembra leggermente generoso il secondo fallo fischiato allo stesso brasiliano in area, con conseguente secondo giallo, anche se la trattenuta è comunque prolungata. Sacrosanto invece il terzo rigore provocato da Cana, per una trattenuta molto più evidente.

Dalle pagelle:

IL MIGLIORE - Kozak. E' lui l'uomo dell'Europa in casa Lazio. Entra e spacca in due la partita, fa impazzire la difesa del Gladbach col suo strapotere fisico e segna due goal da grandissimo attaccante.

IL PEGGIORE - Dias. Se la Lazio non torna da Gladbach con un successo la colpa è sua. Serata decisamente no, provoca due rigori e finisce anzitempo sotto la doccia.

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