domenica 3 febbraio 2013

GENOA-LAZIO 3-2



Appena arrivato e già decisivo all'ultimo respiro. Si presenta così Marco Rigoni, con una deviazione vincente al 94' a frustrare la faticosa risalita di una Lazio che, giunta all'intervallo sotto nel gioco e nel passivo per le reti di Borriello (16') (sempre a segno nelle ultime quattro gare contro i biancocelesti) e Bertolacci (22'), agguanta il momentaneo pari grazie a Floccari (58') e ad un contestatissimo rigore realizzato da Mauri nel finale (81'). Gara molto intensa giocata bene dal Genoa, ad intermittenza dagli ospiti e diretta in maniera assai approssimativa da Tagliavento di Terni.

FORMAZIONI: L'undici di Ballardini, schierato col 3-5-1-1, prevede Frey a protezione della porta; Granqvist, Manfredini e Portanova in difesa; Moretti, Cassani, Kucka, Rossi e Matuzalem a infoltire il centrocampo con Bertolacci ad agire alcuni metri alle spalle di Borriello elemento più avanzato ma con il compito di sacrificarsi anche in ripiegamento.

Quasi speculare (3-5-2) è lo schema proposto da Petkovic: davanti a Marchetti stazionano Ciani, Cana e Radu; Konko, Gonzalez, Ledesma, Mauri e Lulic; in attacco vanno Floccari e Klose.

PRIMO TEMPO - Genoa bello e propositivo subito premiato da una girata di sinistro di Borriello che va ad infrangersi sotto la traversa. La Lazio fatica a reagire ed è punita ancora una manciata di minuti dopo quando Bertolacci raddoppia con un'imparabile mancino da venti metri.

Cassani regge poco e, per infortunio, viene rilevato da Ferronetti. Più duratura è invece la tenuta del campo dei Grifoni che, ben indottrinati da mister Ballardini, sono bravi a interrompere sistematicamente le azioni in profondità degli ospiti per poi imbastire ripartenze spesso lucide. In questa frazione l'unica vera chance concessa ai capitolini è un corner spazzato via con i pugni da Frey.

SECONDO TEMPO - Klose, acciaccato, resta negli spogliatoi sostituito da Kozak. La Lazio si ripresenta più aggressiva, ma a sfiorare la rete sono Borriello, con una sforbiciata all'altezza del dischetto, e Bertolacci murato da Marchetti.

La paura scuote gli ospiti che accorciano le distanze su tocco ravvicinato di Floccari. Petkovic cerca idee e energie per aumentare la pressione richiama Ledesma inserendo Brocchi a sua volta sostituito, causa infortunio, dall'esordiente Pereirinha. Dall'altra parte il braccio di ferro prevede anche la presenza del neo-acquisto Rigoni e di Olivera al posto di Rossi e Bertolacci a corto di fiato.

Il Genoa si raccoglie per chiudere spazi e trovare coraggio di fronte alla crescita laziale che, a seguito di una corta respinta di Frey, potrebbe andare a segno con Konko. A dieci dal termine Tagliavento concede un generoso rigore agli ospiti (Cana va per terra toccato da Borriello) che Mauri trasforma spiazzando il portiere.

Il Genoa, toccato nell'orgoglio, reagisce e dopo aver colto la parte superiore della traversa con Kucka, mette sotto i riflettori il neo-acquisto Rigoni che in pieno recupero prima costringe al miracolo in angolo Marchetti e poi lo trafigge di testa mandando in estasi i rossoblù.

CHIAVE - La voglia di riscatto mostrata dal Genoa nella tana della Juve trova ulteriore evoluzione contro una Lazio fin troppo sorpresa dalle reti iniziali subite e che impiega decine di minuti prima di ritrovarsi. Sfida bellissima.

MOVIOLA - Non appare in uno dei suoi pomeriggi migliori Tagliavento. L'arbitro di Terni dirige in maniera insufficiente affidandosi costantemente al supporto dei propri assistenti, cambiando spesso idea e non sempre optando per la soluzione più corretta.

Cervellotica la concessione del penalty alla Lazio per un leggero contatto Borriello-Cana. Nel primo tempo è probabilmente involontario un tocco di Lulic col braccio nella propria area. Nel finale grazia con il giallo Lulic, ultimo uomo, che atterra Olivera involtatosi verso Marchetti.

IL MIGLIORE - Granqvist. Grande prestazione per il difensore svedese:in difesa è insuperabile e i palloni alti sono tutti suoi, ci mette lo zampino sul primo goal di Borriello e sul goal di Rigoni con l'assist di testa.

IL PEGGIORE - Ciani. Soffre molto Borriello nel primo tempo, sempre impreciso e disattento nelle chiusure difensive.

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